Inter-Torino 2-0, la doppietta di Calhanoglu sugella la festa tricolore dei nerazzurri

In superiorità numerica per l'espulsione di Tameze, gli uomini di Inzaghi hanno archiviato la pratica con le reti del turco al 56' e al 60' (su rigore)

di MATTEO AIROLDI -
28 aprile 2024
Calhanoglu festeggia con i compagni (Ansa)

Calhanoglu festeggia con i compagni (Ansa)

Milano, 28 aprile 2024 – Nel giorno della celebrazione per la conquista del 20° scudetto – vinto con largo anticipo nel derby – l’Inter si regala un’altra vittoria mandando al tappeto per 2-0 anche il Torino, davanti a un San Siro tutto a tinte nerazzurre. A dispetto della vittoria finale, però, il Toro ha saputo presentarsi alla passerella tricolore degli uomini di Inzaghi con un ottimo piglio, ed è riuscito soprattutto nel primo tempo a coprirsi ordine e densità ma anche a creare, grazie a Zapata, le due occasioni più nitide dei 45’ iniziali. Il corso del match è però drasticamente cambiato all’alba della ripresa, quando i granata sono rimasti in dieci per l’espulsione di Tameze, reo di un fallo da ultimo uomo ai danni di Mkhitaryan.

Con il Torino in inferiorità numerica, si sono aperti importanti spazi per i nerazzurri che hanno saputo approfittarne appieno aprendo le danze del match al 56’, a seguito di un recupero palla alto che ha portato Calhanoglu a ricevere un invitante pallone da Mkhitaryan e a trafiggere Milinkovic-Savic con un diagonale mancino che si è infilato nell’angolino basso. Una doccia gelata per gli uomini di Juric, che hanno incassato il colpo e 4’ più tardi sono stati costretti nuovamente e definitivamente ad alzare bandiera bianca quando, dopo una bella triangolazione, Thuram è stato steso in area da Lovato: nessun dubbio per l’arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi – a capo per la prima volta nella storia della Serie A di una terna tutta al femminile - che ha fischiato il rigore poi trasformato con grande freddezza da Calhanoglu che ha chiuso ogni discorso facendo partire con largo anticipo la festa tricolore dei tifosi nerazzurri sugli spalti.

Le scelte di Inzaghi e Juric

Inzaghi non rinuncia al 3-5-2 ma con due cambi dettati dalle indisponibilità rispetto al derby: nel trio di centrali davanti a Sommer, assieme a Pavard e Bastoni c’è De Vrij. L’altra novità è sulla corsia di destra dove al posto di Di Marco c’è Carlos Augusto. A completare la linea a cinque assieme al brasiliano ci sono Darmian sul lato opposto e il trio formato da Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan che presidiano il centro della mediana. Davanti, infine, la “ThuLa”, la coppia d’attacco formata da Thuram e Lautaro Martinez. Juric risponde con un 3-4-2-1 che in fase di non possesso di trasforma in 3-5-1-1 per dare maggiore densità e con tre cambi rispetto alle ultime uscite: il trio a protezione di Milinkovic-Savic è composto da Lovato, Buongiorno e Rodriguez. Gli ex di turno Bellanova e Lazaro agiscono invece a tutta fascia sulle corsie esterne con Tameze e Ilic a formare la diga in mediana. Vlasic e Ricci, sulla trequarti, forniscono supporto alla punta Zapata.

Primo tempo

Avvio coraggioso del Toro che prova a prendere in mano il pallino del gioco e a farsi vedere dalle parti di Sommer con la conclusione al 6’ di Rodriguez, parata agevolmente dallo svizzero. L’Inter, dal canto suo, non si lascia intimorire, cerca di tenere alta la pressione sui granata e di insinuarsi nei pochi spazi concessi in transizione difensiva dal Torino, come al 10’ quando, al culmine di una buona azione, Thuram arriva da posizione un po’ defilata alla conclusione che finisce però alta sopra la traversa della porta difesa da Milinkovic-Savic. Ben più insidioso, però, il nuovo tentativo dei granata, a firma di Zapata che al 15’, dopo essersi ricavato spazio in area, scalda i guanti di Sommer. Una fiammata che accende il colombiano, il quale pochi istanti più tardi va nuovamente vicino al gol, questa volta con uno stacco di testa da centro area, con il pallone che sfila di un soffio a lato del palo destro nerazzurro. Nonostante qualche iniziativa potenzialmente pericolosa su entrambi i fronti, però, i ritmi di gioco restano non particolarmente sostenuti; la seconda parte di primo tempo non lascia quindi spazio a ulteriori occasioni nitide (un paio di buone iniziative di Lautaro, su cui però la retroguardia granata e Milinkovic-Savic fanno buona guardia) e le squadre rientrano così negli spogliatoi sullo 0-0.

Secondo tempo

La ripresa inizia senza sostituzioni ma dopo appena 2’ arriva l’episodio che cambia il corso della partita: da un’intuizione di prima di Barella nasce l’azione che porta Mkhitaryan a tu per tu con Milinkovic-Savic: per fermare l’armeno Tameze è costretto quindi ad usare le maniere forti. L’arbitro Ferrieri Caputi estrae inizialmente il giallo ma poi, dopo un controllo al monitor VAR espelle il francese in forza ai granata. L’inferiorità numerica costringe Juric a passare al 5-3-1 per non perdere solidità difensiva, ma con l’uomo in più l’Inter ha inevitabilmente maggior capacità di manovra e al 56’ la sfrutta per passare in vantaggio: da una palla persa di Lazaro sulla trequarti granata nasce infatti l’azione che porta Calhanoglu, su assist di Mkhitaryan, al diagonale mancino che vale l’1-0. Il gol nerazzurro sgretola di colpo le certezze difensive del Torino che, appena 3’ dopo, incassa anche il 2-0. Al culmine di una bella triangolazione, Thuram si incunea infatti in area dove viene steso dall’intervento in ritardo di Lovato: il rigore è netto e dagli undici metri si presenta Calhanoglu che spiazza Milinkovic-Savic e sigla la doppietta personale. Il raddoppio mette definitivamente il risultato in ghiaccio per gli uomini di Inzaghi che a quel punto concede la standing ovation a Calhanoglu, Barella, Mkhitaryan, Thuram e Barella, dando spazio alle riserve. Juric risponde provando il tutto per tutto con gli inserimenti di Vojvoda e Sanabria, ma ormai la situazione è sfuggita di mano ai granata che nello scampolo conclusivo del match riescono solo a proteggersi dall’assalto nerazzurro e a non subire altre reti. Il tabellino: Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni (dal 71’ Buchanan); Darmian, Barella (dal 72’ Arnautovic), Calhanoglu (dal 64’ Asslani), Mkhitaryan (dal 64’ Frattesi), Carlos Augusto; Thuram (dal 64’ Sanchez), Lautaro Martinez. All. Inzaghi Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Lovato, Buongiorno, Rodriguez (dal 72’ Masina); Bellanova, Tameze, Ilic, Lazaro (dal 63’ Vojvoda); Vlasic, Ricci; Zapata (dal 63’ Sanabria). All. Juric Marcatori: Cahanoglu (56’ e 60’ R). Note: Ammonizioni: Espulsioni: Tameze.

 

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