Caso Acerbi, Marcus Thuram: "Giusto che non sia andato in nazionale. Meglio tornare nel club e difendersi”
L'attaccante parla dal ritiro della Francia del compagno nerazzurro accusato di aver rivolto un'espressione razzista nei confronti di Juan Jesus durante Inter-Napoli
Milano – Nei giorni dedicati agli impegni con le nazionali, a prendere la parola dal ritiro della Francia è Marcus Thuram, uno dei protagonisti della stagione interista. Intervenuto in conferenza stampa, l'attaccante ha parlato in particolar modo di temi inerenti la formazione transalpina, ma è anche intervenuto sulla stretta attualità riguardante la sua avventura nel club. E non si è tirato indietro davanti alle domande sul caso Acerbi, accusato di aver rivolto un'espressione razzista nei confronti di Juan Jesus durante Inter-Napoli.
"Quando c'è una procedura così grave, è giusto che il giocatore torni nel club per difendersi o dire cosa è successo. Non è il momento di andare in Nazionale", ha detto Thuram riguardo alla decisione di non convocare il suo compagno di squadra con l'Italia. "Sono d'accordo con Mike (Maignan, ndr): bisogna lasciare il campo e battere i pugni sul tavolo", ha poi aggiunto parlando degli episodi di razzismo che in passato hanno colpito proprio il suo connazionale durante una partita del Milan a Udine, in quel caso con cori provenienti dagli spalti.
Thuram si è soffermato anche su quanto avvenuto di recente negli ottavi di finale di Champions League, con l'Inter eliminata per mano dell'Atletico Madrid. "È stata una serata complicata. Abbiamo un obiettivo molto grande con l'Inter di vincere questo ventesimo scudetto, faremo di tutto per questo - ha affermato - Sono nel periodo migliore della mia carriera. Io gioco all'Inter, siamo primi in campionato. Ho ancora un sacco di cose da imparare. Ma in due anni penso di aver fatto molti progressi, e in maniera rapida".
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