Derby di Milano: Calhanoglu, pilastro inamovibile con fame di rivalsa

Hakan Calhanoglu, ex giocatore del Milan, ora è un pilastro dell'Inter, osannato dai tifosi nerazzurri. Inzaghi lo ha trasformato in un regista protagonista. Calhanoglu vuole riscattarsi in nazionale, ma con l'Inter ha vinto 4 trofei e raggiunto una finale di Champions. Marotta parla del nuovo fenomeno del calcio arabo che sta sconvolgendo il mercato europeo.

di MATTIA TODISCO -
14 settembre 2023


Derby di Milano: Calhanoglu, pilastro inamovibile con fame di rivalsa

Derby di Milano: Calhanoglu, pilastro inamovibile con fame di rivalsa

Il derby di Hakan Calhanoglu è diventato una sfida particolare. Da pedina importante nel Milan si è trasformato in pilastro dell’Inter, osannato dai suoi attuali tifosi e insultato a ogni pie’ sospinto da quelli avversari che incrocia nel corso delle stracittadine. Il centrocampista turco ha contribuito con una polemica esultanza dopo il gol segnato su rigore nel suo primo confronto da ex, ha rincarato la dose dopo la vittoria in Supercoppa Italiana, per poi provare ad addolcire i toni nei mesi successivi.

La frattura è ormai scomposta e salvo clamorosi imprevisti l’incrocio tra Calhanoglu e la vecchia tifoseria avverrà anche sabato pomeriggio. Inzaghi, l’uomo che ha puntato sulla versione da regista regalandogli una veste ancor più da protagonista rispetto alle precedenti stagioni, mai rinuncerà al ragazzo se non per cause di forza maggiore. In più c’è una voglia di riscatto che in questo momento spinge il 20 nerazzurro. Vorrebbe togliersi delle soddisfazioni in nazionale e negli ultimi anni ha un po’ faticato. Ora è reduce da un pareggio in casa contro l’Armenia che ha lasciato un pizzico di delusione nell’ambiente, anche se la squadra è tuttora prima nel Gruppo D a pari punti con la Croazia (10 per entrambe ma Brozovic e compagni hanno una partita in meno) con tre lunghezze sul compagno di squadra Mkhitaryan e sul Galles. Martedì la Turchia riposava e ne ha approfittato per un’amichevole che è finita con una sconfitta contro il Giappone, 4-2. Con l’Inter è stata finora tutta un’altra musica. Ha vinto quattro trofei e raggiunto una finale di Champions League.-

Parla Marotta. "Mercato difficile? Sicuramente, c’è stato da gestire il nuovo fenomeno del calcio arabo che ancora non stiamo riuscendo a capire. Questo ha sconvolto il mercato europeo. Nell’immediato è arrivato un vantaggio economico, ma i club perdono anche competitività" ha dichiarato l’ad dell’Inter a margine del Premio Gentlemen Fair Play a Milano.

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