Dumfries, mille e una notte. L’Inter travolge la Dea 2. Inzaghi vola in finale
Una doppietta del difensore decide a Riad, Gasp cambia troppo e lo paga. Che vuoti sugli spalti, allarme Thuram: deve uscire alla fine del primo tempo.
Due perle dell’olandese Dumfries nella serata più complicata di Lautaro Martinez regalano all’Inter un’altra finale di Supercoppa Italiana: battuta l’Atalanta (come ad agosto in campionato) più nettamente di quanto dica il 2-0 finale, ora i campioni d’Italia aspettano la vincente di Milan-Juventus per il match di lunedì 6. L’Arabia porta bene ai campioni d’Italia, Riad ancora palcoscenico (silenzioso) dell’ennesima prova di forza della banda di Simone Inzaghi anche se l’atmosfera allo stadio Al-Awwal Park ha poco di straordinario e caloroso. Solo 16.896 gli spettatori presenti (su 25mila biglietti disponibili), ampi spazi vuoti sugli spalti, ma per amor del Dio denaro (8 milioni nelle casse di chi alza il trofeo) va accettato tutto. Scontro affascinante sulla carta, fra blasone e innovazione, perché in campo ci sono le due squadre che nel 2024 hanno impressionato di più: mentre quella dell’Inter è stata una grande semifinale, Gasperini ci ha messo del suo stravolgendo la squadra (in quello che definisce comunque "un buon test") e l’identità acquisita. "Colpa nostra, perse troppe palle pesanti", dice l’allenatore. Il quale, già privo di Retegui e Scamacca, ha lasciato fuori anche De Ketelaere e Lookman, inserendo Brescianini e Samardzic alle spalle dell’ex Zaniolo e puntando sull’uomo contro uomo. Con Scalvini per la prima volta titolare (da centrocampista). Scelte di Inzaghi confermate, i “fedelissimi“ tutti in campo. Piacevole il primo tempo per intensità e qualità della manovra, con l’Inter a comandare il gioco e Dea che va in difficoltà se deve costruire. Due parate superlative di Carnesecchi su conclusioni di Lautaro, altri due tiri dell’argentino da buona posizione, una clamorosa occasione per Scalvini che di testa da pochi metri non colpisce con forza e un rigore reclamato dall’Inter per un intervento scomposto di Ruggeri su Dumfries a due passi dalla porta: questa la prima frazione in pillole. "Abbiamo approcciato da grande squadra, viste le tante occasioni create", applaude i suoi Inzaghi. Il quale in avvio di ripresa inserisce Taremi al posto dell’acciaccato Thuram (affaticamento all’adduttore). La rete in acrobazia (3’) di Dumfries è un piccolo gioiello, cercato e meritato. Gasp inserisce i “carichi da novanta“ Ederson De Ketelaere e Lookman, la Dea si sbilancia e alla prima ripartenza buona l’Inter raddoppia con uno straordinario piattone di Dumfries. Il problema è che Lautaro continua a sbagliare e la Dea rischia di tornare in partita grazie a Ederson: due minuti col fiato sospeso, poi Chiffi (richiamato dal Var) annulla per fuorigioco di De Ketelaere. Inzaghi tira un sospiro di sollievo, poi anche Sommer si esalta e alla fine solo sorrisi fra gli interisti. Per la Dea occasione persa.
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