Ecco l’Inter che verrà. Under 23 e rientri alla base
A fine stagione le decisioni su Oristanio e Fabbian che il club può ricomprare. Lavori in corso per la squadra B in cui andranno gli attuali talenti della Primavera.
L’Inter del presente funziona. È seconda in Serie A come nel girone di Champions League, viaggia a ritmi indiavolati nelle ultime dodici (dieci vittorie e due pareggi) e attende domenica per un test a Firenze che può dare ulteriori risposte sulle chance nerazzurre in questa stagione.
Inzaghi e i suoi giocatori guardano al campo, pur senza Pavard che starà fermo fino al nuovo anno per la distrazione al bicipite femorale della coscia sinistra rimediata contro il Lipsia. Dietro le quinte, manager e dirigenti cominciano invece a riflettere sul futuro. Alcune situazioni, come sempre accade, verranno valutate a primavera (se non proprio in estate) dopo aver tirato le somme della stagione. Per altre si sta lavorando sin d’ora con l’obiettivo di dare un avvenire tecnico sempre più solido al club.
C’è il progetto della squadra B, ad esempio, su cui Marotta stesso ha sempre posto un punto interrogativo per ragioni legate anche alle strutture, ma su cui Oaktree sembra intenzionata a spingere. Il settore giovanile è un fiore all’occhiello ormai da una ventina d’anni, da quando con Verdelli in panchina e Martins in campo la Primavera cominciò a vincere trofei con impressionante regolarità. Oggi l’Under 20 è tra le più forti d’Europa, prima e con sole vittorie in Youth League, già qualificata ai sedicesimi. Fa da contenitore, sotto l’egida di Zanchetta, alla crescita di prospetti come Topalovic, Thiago Romano, Cocchi, De Pieri, Berenbruch, promesse su cui il club ha investito e investirà progressivamente sempre di più, seguendo l’idea di Oaktree. Andranno, insieme a qualche nuovo acquisto, a rimpolpare l’Under 23 della stagione che verrà.
Fuori dal mondo Inter, ci sono altri elementi che Marotta e Ausilio non perdono di vista. Sono i giocatori in prestito o su cui, nonostante la cessione a titolo definitivo, è stato mantenuto un diritto di riacquisto. I casi più importanti sono quelli di Fabbian, riacquistabile a 12 milioni e che sta mettendo da parte sempre più esperienza giocando la Champions League con il Bologna, e Oristanio, nei bassifondi della classifica di A col Venezia, ma personalmente nel pieno di una stagione più che positiva, con giocate che testimoniano una fiducia crescente e ancora un po’ di cattiveria sotto porta da aggiungere. Qualità alla mano, è proprio il tipo di giocatore che l’Inter non ha in rosa, quello che salta l’uomo e crea superiorità. I tanti anni nel settore giovanile nerazzurro lo renderebbero eleggibile per le liste Uefa senza dover togliere altre risorse a Inzaghi, che oggi è “costretto“ a tenere Correa fuori dai convocati per le gare di Coppa.
Nella stessa squadra milita Filip Stankovic, per il quale trovare spazio potrebbe diventare più complicato. Il portiere del futuro l’Inter è convinta di averlo già preso: Josep Martinez. Si allena ad Appiano quotidianamente, non ha ancora avuto l’occasione che pazientemente aspetta, ma i 35 anni di Sommer potrebbero prima o poi presentare il conto.
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