Il mese di Lautaro. Vola verso l’Argentina sognando seconda stella e la firma sul rinnovo

Marotta assicura: "Rallentamento per gli impegni, accordo entro fine stagione". Ad un passo il secondo scudetto (da capitano) e il titolo di capocannoniere. Il tricolore può arrivare al derby in una partita che lo ha sempre visto protagonista.

di MATTIA TODISCO -
18 marzo 2024

Per il mese dei fioretti sarà necessario attendere maggio. Chissà che Lautaro Martinez non ne abbia qualcuno da parte per i traguardi da tagliare in questa stagione, alcuni possibili già in aprile, altri a fine campionato, altri ancora dall’estate in poi. Aprile 2024 potrebbe essere una pagina da ricordare, per il capitano dell’Inter. Ha già alzato il suo primo trofeo con la fascia al braccio, la Supercoppa Italiana conquistata in gennaio, ma il trofeo dello scudetto avrebbe tutt’altro sapore e potrebbe essere accompagnato dal titolo di capocannoniere qualche settimana più tardi. Sia il vantaggio dell’Inter sulla seconda che quello dello stesso Lautaro su Vlahovic nella graduatoria dei bomber sono difficili da rimarginare. Ovviamente l’attaccante sperava di essere in corsa anche per la Coppa Italia e soprattutto per la Champions League. In Europa è mancato un piccolo step in avanti, complessivo e a titolo personale, per entrare in una cerchia ancora più ristretta di campioni.

In Serie A, finora, è stata tutt’altra musica. Oltre alla valanga di gol segnati, Lautaro si è caricato addosso la responsabilità del capitano producendosi in prestazioni a tutto tondo, fatte anche di recuperi difensivi, di assistenze per i compagni. Di un derby, quello d’andata, giocato alla grande sebbene senza entrare nel tabellino marcatori (ma con un passaggio vincente a Mkhitaryan). I tifosi glielo hanno riconosciuto ieri, in una serata in chiaroscuro sia per lui che per la squadra fermata sul pari dopo dieci vittorie di fila in campionato, dedicandogli i primi cori d’incitamento ad personam e poi un lungo applauso al momento del cambio con Sanchez. C’è un’altra stracittadina in programma nel fine settimana del 20-21 aprile, è la partita in cui i tifosi nerazzurri vorrebbero poter festeggiare il tricolore, unendo la gioia per un eventuale sesto successo di fila nel confronto coi “cugini“ e quella per la seconda stella. Ed è una partita in cui storicamente Lautaro ha sempre fatto benissimo.

Nei giorni di pausa per il campionato, il “Toro“ si dedicherà alla nazionale, con un ruolo ancor più centrale vista l’assenza di Messi, per quanto gli appuntamenti dell’albiceleste siano delle semplici amichevoli contro El Salvador (sabato alla 1.00 ora italiana) e Costa Rica (mercoledì alle 3.50). La capolista non giocherà con l’Empoli prima di lunedì sera e questo crea già meno patemi a Inzaghi in vista del rientro dei sudamericani. Durante la permanenza oltreoceano del suo assistito, l’agente Alejandro Camano proseguirà nei colloqui con la dirigenza interista per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2026. L’obiettivo è allungarlo fino al 2028 e arrivare a toccare la doppia cifra di ingaggio annuale, bonus compresi. Nessuna delle due parti ha manifestato l’intenzione di separarsi ed ogni dichiarazione negli ultimi mesi è andata nel verso di una reciproca volontà di andare avanti. "Prima della fine del campionato arriveremo a una soluzione - ha detto ieri l’amministratore delegato Beppe Marotta nel pre-gara -, abbiamo rallentato per impegni diversi. Il rapporto con lui e con il suo agente è splendido e non si può far altro che arrivare all’unica soluzione, quella del prolungamento".

La società ha comunque dalla sua la forza contrattuale di un accordo che dura per altri due anni, anche senza prolungamento, il che rende Lautaro in una posizione simile a quella di Lukaku dopo lo scudetto di Conte: se proprio l’argentino dovesse improvvisamente cambiare idea perché stuzzicato da un’offerta faraonica, l’Inter monetizzerà e guarderà avanti, anche se ad oggi nulla lascia presagire che possa finire in questo modo.

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