Il ricordo di Bergomi. "Nella chat. Inter-Trap ora c’è il gelo»

Il mondo dell'Inter piange la scomparsa di Andy, compagno di squadra e amico speciale. Bergomi e gli ex compagni ricordano con commozione il terzino sinistro generoso e unico, sia dentro che fuori dal campo.

21 febbraio 2024

Nella chat di “Inter-Trap“, quella degli invincibili campioni della squadra dei record, da ieri è calato il gelo. Tristezza, sgomento e commozione accompagnano il ricordo di Andy, il compagno andato via all’improvviso. Solo pochi giorni fa si era sentito con Walter Zenga, ma con tutti gli ex compagni, da Matteoli a Berti, da Ferri a Serena, da Mandorlini a Matthaus il rapporto era meraviglioso. Soprattutto con Beppe Bergomi. Ha gli occhi gonfi di lacrime lo “zio“, proprio non riesce a crederci: "E’ venuto a mancare non solo un campione, ma una persona speciale, un amico vero", racconta Bergomi. "Ero molto legato alui. Ci sentivamo almeno due volte al mese, qualche settimana fa mi aveva detto che sarebbe venuto a Milano per Inter-Salernitana e si sarebbe fermato pure per la sfida di Champions. Non l’ho più visto e siamo tutti qui a piangerlo. Io e gli altri ex compagni siamo pronti a partire per dargli tutti insieme l’ultimo saluto".

Riavvolge il nastro della memoria Bergomi, ricorda le stagioni trascorse sul campo con Brehme: "Un terzino sinistro fortissimo, sapeva calciare molto bene con entrambi i piedi, in campo generosissimo sia sotto il profilo atletico che anche nella gestione del pallone". Vero, in quell’Inter dei record c’era uno come Matthaus da cui ti aspettavi tanto, poi c’era chi come Brehme era il vero valore aggiunto. Lo è stato con noi, ma pure con le altre squadre in cui ha giocato, dal Kaiserslautern al Saragozza. Un giocatore unico, anche moralmente, un compagno straordinario anche quando le strade si sono separate. All’Inter sono arrivati tanti giocatori stranieri ma con lui c’era un feeling speciale. Aveva una casa sul lago a Bardolino e quando tornava in Italia mi chiamava, e si stava qualche ora insieme anche con la sua compagna Suzanne. Era una persona gioviale che voleva godersi la vita, sempre sorridente. E altruista come pochi".

Giulio Mola

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