Inter, ci pensa Thuram. Tre punti d’oro col Benfica. Ora l’Europa è in discesa

Partita complicata e nervosa, i nerazzurri sprecano tante occasioni. Alla fine il successo regala il primo posto nel girone con la Real Sociedad.

di GIULIO MOLA -
4 ottobre 2023
Tre punti d’oro col Benfica. Ora l’Europa è in discesa

Tre punti d’oro col Benfica. Ora l’Europa è in discesa

Avanti tutta grazie al primo gol “europeo” di Thuram e ad un secondo tempo spettacolare. Dopo il pareggio nella gara d’esordio sul campo della Real Sociedad, l’Inter accelera e piega la resistenza del Benfica nel debutto casalingo del girone di Champions. L’1-0 nella bolgia di San Siro va parecchio stretto ai nerazzurri, che nella ripresa hanno dominato colpendo due pali con Lautaro Martinez prima del vantaggio e mancando altre tre volte il raddoppio sempre col capitano. Insomma, dopo il pirotecnico 3-3 del ritorno dei quarti in primavera proprio contro i lusitani, i vicecampioni d’Europa sorridono ancora.

Nessuna sorpresa da parte di Inzaghi: 4 cambi (previsti) rispetto al match di Salerno e fiducia confermata per Pavard a far da catena di destra con Dumfries. Qualche novità per il Benfica: Bernat titolare con Aursnes dirottato sulla trequarti e Neres unica punta (mal) supportato dal fischiatissimo ex juventino Di Maria e Rafa Silva. In porta quel Trubin inseguito a lungo in estate dai nerazzurri. Avvio gradevole con occasioni da una parte e dall’altra, anche grazie all’atteggiamento degli ospiti schierati in maniera coraggiosa (ma ordinata) da Schmidt. Più fisicità da parte dei nerazzurri, miglior palleggio quello dei lusitani. Dopo dieci minuti Calhanoglu mette una palla deliziosa sulla testa di Dumfries che non schiaccia a dovere e subito dopo la retroguardia di casa si fa sorprendere su rimessa laterale, con Aursnes che calcia sull’attento Sommer. Scampato il pericolo l’Inter riparte ma “maltratta” troppi palloni. Le occasioni però non mancano ed è ancora Dumfries (17’) che spreca su invito di Bastoni. Si vede poco il temuto Di Maria, non si accende il duello tutto argentino con Martinez marcato strettissimo dal connazionale Otamendi.

Nel finale di tempo il Benfica chiede un rigore dopo contatto sospetto Pavard-Rafa Silva mentre al destro di Barella dalla distanza risponde Trubin. Molto più aggressiva l’Inter nella ripresa. È assedio senza fine: prima Bastoni confeziona un altro cross perfetto per Dumfries che non inquadra la porta, subito dopo l’esterno destro di Lautaro si schianta sulla traversa e sulla ribattuta Dimarco viene “murato” da Trubin. Il Benfica è alle corde e dopo il secondo legno colpito da Martinez (di sinistro) ben servito da Thuram, l’Inter abbatte il fortino portoghese col piattone destro proprio del francese che raccoglie l’assist di Dumfries. Vantaggio meritato, partita senza storia che per tre volte Martinez potrebbe chiudere: sfortuna e Trubin gli dicono di no. Perfetta nel finale la gestione dei cambi da parte di Inzaghi. L’EuroInter è tornata. Bella, matura e vincente.

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