Inter, le tredici fatiche scudetto. Inzaghi, il triplete è sul calendario. Conte e Gasp all’inseguimento

Il gruppo di Inzaghi giocherà sicuramente quattro partite più dei rivali, ma potrebbero essere anche sette. La Dea ha il cammino peggiore. Napoli in discesa, ma deve superare prima gli scogli di Milan e Bologna.

di ALESSANDRO LUIGI MAGGI
18 marzo 2025
L'imponente stadio San Siro di Milano visto dall'esterno

L'imponente stadio San Siro di Milano visto dall'esterno

Da Bergamo l’Inter torna con il primo abbozzo di fuga Scudetto. E ha tutte le carte per arrivare in fondo. Lo anticipa l’ultimo tricolore in bacheca, lo lascia immaginare il cammino senza particolari scossoni, lo rivela il buon momento presente, lo conferma l’autorità negli scontri diretti. Con l’Atalanta sono arrivate tre vittorie in tre confronti stagionali, uno in Supercoppa. Con il Napoli due pareggi, con quello dell’andata a gridare vendetta e quello di ritorno agguantato da Billing solo a tre minuti dal fischio finale. E poi, appunto, c’è il momento: dopo il ko con la Juventus sono arrivate tre vittorie in quattro gare. I partenopei hanno ottenuto i tre punti solo in un’occasione nelle ultime cinque e l’Atalanta in due.

Insomma, tutto parla a favore dei nerazzurri, ma cosa dice il calendario? Il primo ostacolo sul cammino degli uomini di Simone Inzaghi è il numero delle gare. Le rivali sono attese dalle sole nove partite di Serie A per chiudere la stagione, i nerazzurri invece devono inserirci i due derby di Coppa Italia con il Milan e i quarti di Champions con il Bayern. Per il momento. E, dopo l’ultima giornata, non dimentichiamolo, il gruppo dovrà concentrarsi sul nuovo Mondiale per Club, che scatta il 18 giugno con il Monterrey. Una corsa infinita, gli infortuni che si sommano (domenica sera Dumfries ha dovuto lasciare il campo), tante, troppe incognite per fare previsioni oggi. Ma molto potrebbe scriversi poco dopo la pausa. Molto più in fretta delle attese. L’Inter avrà Udinese e Parma, nel mezzo Coppa Italia e Champions. Il Napoli, che dal mercato non ha avuto scossoni e pare piazza in ebollizione, si gioca tanto nelle prossime due gare. Al Maradona arriverà prima il Milan, con Sergio Conceição chiamato a chiudere il capitolo esperimenti e trovare la base per inseguire un posto in Europa League. Poi ci sarà la trasferta a Bologna, avversario di livello con tutte le opportunità europee aperte. Da lì Empoli e Monza sul fondo della classifica, squadre dal cammino più o meno già definito come Torino e Genoa, e allo sprint conclusivo due che potrebbero già aver chiuso la loro annata, Parma e Cagliari. Insomma, il Napoli si gioca tutto in due partite, o quasi, e anche l’Atalanta avrà una ripartenza complessa: trasferta a Firenze, quindi Lazio e Bologna in casa come prologo alla trasferta di San Siro con il Milan.

Nelle ultime quattro il motore poi si potrebbe aprire a tutta: Monza e Genoa in trasferta, Roma e Parma in casa. L’Inter insomma è chiamata ad allungare la forbice prima della gara di ritorno con il Bayern, ovvero a San Siro con il Cagliari. Da lì, la complessa trasferta di Bologna, le tensioni del derby, e match delicati con Roma e Venezia, per quanto a San Siro. Torino e Como, nelle ultime due giornate, potrebbero non avere nulla da chiedere, e quindi la capolista, se tale, alzerebbe con anticipo le mani dal manubrio. Ma se da sempre più fronti aperti garantiscono sogni di gloria, dispendi fisici e passaggi a vuoto sono dietro l’angolo.

Saprà l’Inter confermare anche alla distanza la superiorità messa in mostra sino ad oggi?

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