Inter, nuova missione con Lautaro. Settimana di fuoco: cercasi svolta
A Inzaghi serve il migliore ’Toro’ contro Roma, Young Boys e Juve: e l’argentino sogna il Pallone d’Oro
Il rientro è andato come previsto. C’è il fuso orario da smaltire, l’acido lattico da gestire, ma Lautaro Martinez è tornato nei ranghi al centro sportivo dell’Inter. Per ora sia lui che Taremi hanno svolto solo un lavoro personalizzato a cui sono destinati i giocatori che tornano dalle nazionali. Oggi avranno modo entrambi di lavorare coi compagni, nella prima di tre sedute (compresa quella di riattivazione muscolare di domenica mattina) nella quale Simone Inzaghi e il suo staff prepareranno la squadra verso Roma-Inter di domenica sera.
Se la stanchezza fisica è da metere in conto come possibile ostacolo per tornare a brillare, va anche registrato che in Sudamerica il capitano nerazzurro ha fatto un pieno di entusiasmo. Ha segnato e servito un assist nel 6-0 alla Bolivia. A fine partita Messi lo ha incoronato nella corsa al Pallone d’Oro, pur sapendo come tutti che il favorito per la vittoria è il brasiliano Vinicius. I più ottimisti tra gli argentini, evidentemente, ci sperano ancora. Presumibilmente Lautaro non andrà però oltre l’ingresso tra i primi cinque in classifica, a premiare un’annata in cui ha vinto Scudetto, Supercoppa Italiana e Copa America, negli ultimi due casi segnando il gol decisivo in finale (e da capocannoniere del torneo sudamericano).
D’altronde il rapporto della Serie A con il trofeo di France Football non è stato scintillante nelle ultime due decadi. L’ultimo rappresentante del campionato italiano a vincerlo è stato Kakà nel 2007, prima del lungo duopolio Messi-Cristiano Ronaldo intervallato solo da un’affermazione a testa per Modric e Benzema. Per pensare realmente di potersela giocare, Lautaro dovrà innalzare il suo livello di gioco nella competizione che più di ogni altra fa da spinta per i vincitori, oltre a quelle per nazionali (dove quest’anno il favorito Vinicius non ha brillato vista l’uscita ai quarti di finale di Copa America). Trattasi della Champions League, che vede ancora il “Toro“ in ritardo rispetto alle sue medie realizzative nei confini italiani. L’eliminazione patita contro l’Atletico Madrid, nella passata stagione, è figlia di errori non ascrivibili solo all’attaccante, ma qualche ghiotta occasione gettata al vento c’è stata e anche un rigore alle stelle nella lotteria finale. Intanto, per l’Inter, si avvicina un primo momento chiave della stagione, una settimana con la Roma domenica (presente Barella ma non l’acciaccato Zielinski per via di un’elongazione ai flessori che lo farà tornare solo in Coppa), lo Young Boys mercoledì e poi la Juventus il 27 ottobre. La prima parte di campionato ha dimostrato che un Lautaro in calo di forma ha risvolti piuttosto negativi sui risultati di squadra.
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