Inter, ritorno sulla terra e dubbi. Il ko di Coppa fa riflettere Inzaghi. Lautaro a riposo contro il Lecce

Con il Bologna la prestazione c’è stata, ma l’uscita subito agli ottavi moltiplica i rimpianti dei nerazzurri. Da metà gennaio un filotto da non fallire contro le big: il tecnico vuole i suoi nella massima condizione.

di MATTIA TODISCO
22 dicembre 2023
Il ko di Coppa fa riflettere Inzaghi. Lautaro a riposo contro il Lecce

Il ko di Coppa fa riflettere Inzaghi. Lautaro a riposo contro il Lecce

Ancor più della sconfitta, preoccupano gli effetti collaterali. La caduta col Bologna, una bestia nera contro cui tra campionato e Coppa Italia sono arrivati un pareggio e una sconfitta, ha una componente importante di casualità, al guardar bene la partita dell’Inter. Dominata, persa per due disattenzioni concentrate in pochi minuti, subito dopo aver tolto dal campo Lautaro Martinez per non affaticare ulteriormente il muscolo già massaggiato a bordo campo dallo staff medico prima dell’inizio dei tempi supplementari. Lo stop non dovrebbe avere gravi conseguenze. Potrebbe essere un affaticamento, nel peggiore dei casi un risentimento non di ampie proporzioni. Lo si saprà dopo gli esami odierni a cui verrà sottoposto il giocatore, che a prescindere dovrebbe osservare un turno di riposo contro il Lecce.

Se proprio dovrà fermarsi il capitano, meglio per Inzaghi avvenga ora che il programma prevede un impegno nel weekend e nessuno infrasettimanale. La tappa successiva sarà a Genova il 29 gennaio, ci sarebbe tutto il tempo per recuperare. Domani la coppia d’attacco, al netto di un possibile ritorno di Sanchez tra i convocati (oggi il probabile rientro in gruppo insieme a De Vrij), dovrebbe essere quella formata da Thuram e Arnautovic. Un’occasione ulteriore per l’austriaco, che finora non ha convinto. Eppure da via della Liberazione assicurano che dal mercato non arriverà alcun attaccante e che l’unico obiettivo al momento è l’esterno destro per sostituire Cuadrado, che potrebbe averne fino a cinque mesi dopo l’operazione. La dirigenza lavora anche ai rinnovi, vicinissimi quelli di Mkhitaryan (anche per anticipare la cancellazione del Decreto Crescita) e Dimarco, con più calma verrà rinnovato quello di Lautaro. Ad Appiano Gentile sanno che arriveranno in testa a Natale, resta da stabilire con che margine sulla concorrenza. Sanno anche che il calendario dice ora Lecce, Genoa, Verona, in tre settimane piene di lavoro, ma quando si entrerà nella seconda metà di gennaio ci saranno la Supercoppa Italiana, due trasferte tra Firenze e Roma e una sfida in casa con la Juve di mezzo, prima del ritorno della Champions a febbraio, tutto concentrato in un amen. Servirebbe arrivare a quel tour de force con fieno in cascina e in una condizione psico-fisica più vicina possibile a quella attuale.

Nonostante l’eliminazione in Coppa Italia, che toglierà quattro possibili partite dal già fitto calendario, la prestazione mercoledì c’è stata ed è arrivata con una formazione sperimentale, in cui c’è chi ha sfruttato l’occasione (Carlos Augusto o Bisseck) e chi molto meno (oltre ad Arnautovic anche Klaassen e in parte Asllani). Per chi crede nella cabala, è cattivo segno che il famoso filotto di partite difficili e importanti sia più o meno nello stesso periodo dell’anno in cui si concentrarono le sventure maggiori della prima stagione di Inzaghi, dal derby perso in rimonta per la doppietta di Giroud, passando per l’eliminazione in Champions, con una serie di sette punti in sette partite. Bisognerà sconfiggere anche corsi e ricorsi.

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