Inter stratosferica, carica da Champions. Ora la staffetta Frattesi-Miki per Inzaghi

Tante opzioni per i nerazzurri che si godono la vetta da dominatori. Mercoledì con la Real Sociedad cambio tra le mezzali

di MATTIA TODISCO -
18 settembre 2023
Inter stratosferica, carica da Champions. Ora la staffetta Frattesi-Miki  per Inzaghi

Inter stratosferica, carica da Champions. Ora la staffetta Frattesi-Miki per Inzaghi

La prima scelta azzeccata di Simone Inzaghi per vincere il derby di Milano è stata quella di tapparsi le orecchie. Da più parti, nonostante le tre vittorie in altrettante gare di Serie A senza mai subire gol, si era sentito dire che un Frattesi così non poteva restare in panchina.

L’azzurro è in una condizione scintillante, per non schierarlo dal 1’ serviva una fiducia totale nel suo principale concorrente per una maglia a centrocampo, Henrikh Mkhitaryan. Un giocatore che il tecnico adora, tanto da lasciarlo tra i titolari nel finale della passata stagione anche quando Brozovic ha smaltito gli acciacchi ed era concreta la possibilità di tornare alla mediana con Barella, il croato e Calhanoglu.

L’armeno, però, si era già giocato al meglio le sue carte ed è rimasto al vertice delle gerarchie. Lo stesso è accaduto in avvio della nuova stagione. Inzaghi ha fatto capire in tutti i modi di puntare fortemente su Mkhitaryan. Spesso, a gara in corso, tra le due mezze ali ha sostituito Barella prima dell’armeno.

Il derby è stata solo l’ultima conferma di quanto i 34 anni siano un numero da non tenere in conto per questo giocatore, con la bacheca piena e un profilo social vuoto, lontano dai riflettori e sempre presente quando c’è da vincere.

La doppietta al Milan è stata una letale incursione nella storia della stracittadina. Mkhitaryan aveva già segnato ai rossoneri lo scorso anno in Champions e qualche stagione prima in Europa League con la maglia dell’Arsenal. Il Diavolo gli porta bene. Se non avesse fallito una clamorosa chance nel primo tempo, due giorni fa, la doppietta sarebbe potuta addirittura diventare una tripletta. Con l’arrivo della massima competizione europea, che partirà domani (mercoledì per l’Inter in casa della Real Sociedad) Inzaghi potrebbe davvero prevedere una staffetta con Frattesi.

Un conto è giocare una volta a settimana, un altro è avere sette partite in ventidue giorni con due turni di Champions e un infrasettimanale di campionato. Qualcuno tra le riserve delle prime quattro di A sarà lanciato nell’undici di partenza e Mkhitaryan, che la stracittadina l’ha disputata per intero, è candidato a guardare inizialmente da bordo campo.

Il che non toglierebbe una virgola alla considerazione che si è guadagnato nell’ambiente e a come la pensa il tecnico rispetto alla titolarità del centrocampista.

L’ingresso dei nuovi acquisti, eccezion fatta per le scelte pressoché obbligate per Sommer e Thuram, avverrà comunque gradualmente perché chi ha alle spalle uno o due anni di lavoro con lo staff conosce a menadito il compito e in campo l’organizzazione massima è un punto di partenza a cui difficilmente si rinuncia. Se poi i risultati diverranno differenti c’è sempre il tempo per cambiare rotta.

Oggi è francamente difficile cambiare aspetto a una creatura che funziona fin troppo bene.

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