Inter, un altro pieno di certezze. La corazzata dei jolly può tutto

Thuram in dubbio per la finale a Riad, ma Inzaghi ha tante soluzioni. Mercato: idea scambio Frattesi-Pellegrini

di GIULIO MOLA
4 gennaio 2025
Denzel Dumfries, 28 anni, mattatore della semifinale con la doppietta all’Atalanta

Denzel Dumfries, 28 anni, mattatore della semifinale con la doppietta all’Atalanta

L’Inter c’è, i “titolarissimi“ sono sempre sul pezzo e Simone Inzaghi si prepara a disputare contro il Milan la quarta finale di fila in Supercoppa, lui che ne ha già vinte cinque. La prima notizia del 2025 è buonissima. Molto meno la seconda che la notte di Riad lascia in eredità dopo il meraviglioso concerto di Capodanno a tinte nerazzurre e che fa suonare il campanello d’allarme nello spogliatoio: Marcus Thuram ha bisogno di riposo e al momento è in forte dubbio per la finale in programma lunedì 6, perché l’affaticamento all’adduttore che lo ha costretto ad uscire alla fine del primo tempo della partita con l’Atalanta non è grave, ma neppure da sottovalutare e nessuno ha voglia di rischiare in questo momento delicatissimo della stagione.

Allenatore e squadra vanno oltre e cercano di vedere solo gli aspetti positivi della prima sfida del nuovo anno: una grande semifinale quella giocata al cospetto dell’Atalanta. Nell’acquario di Riad (che tristezza vedere tanti spazi vuoti in un match fra le due realtà più belle del calcio nostrano) i campioni d’Italia hanno meritato di vincere la sfida con la Dea, riaffermando la propria forza. Solidità e certezze che derivano da un’organizzazione di gioco che innesca una manovra di qualità eccellente, sublimata dai suoi interpreti ormai avvezzi alle grandi ribalte. Su tutti Dumfries, capace di andare a segno con regolarità sia in maglia nerazzurra che con l’Olanda ("Non è abituato alle doppiette ma ha il gol nel sangue", ribadisce Inzaghi), poi i veterani Sommer e Mkhitaryan, le colonne italiche Barella, Bastoni e Dimarco, senza dimenticare i giovani dall’ascesa irresistibile come l’onnipresente Bisseck.

Che il gruppo della Seconda Stella sia veramente forte e una spanna sopra la concorrenza (almeno in A) lo si capisce dal fatto che anche nella serata in cui Lautaro Martinez litiga col pallone davanti alla porta (mancando un bel po’ di reti per colpe proprie e meriti di Carnesecchi) e Thuram gioca a mezzo servizio (Mehdi Taremi pronto a fare coppia col capitano in finale se il francese non dovesse recuperare), la macchina da gol non si ferma perché l’Inter aggressiva e coraggiosa, è ormai squadra armonica e solidissima. Capace non solo di giocare a memoria, ma pure di mescolare i ruoli con le funzioni. Le transizioni voraci di Dimarco e Barella hanno fatto il resto. Sta di fatto che tutti, ma proprio tutti, arrivano al tiro con grande facilità. Per la gioia del tecnico e dei tifosi.

Nel frattempo rimbalzano sull’asse Milano-Roma-Riad voci di calciomercato che solo in teoria potrebbero distrarre i nerazzurri: i giallorossi piombano su Frattesi (che ieri sullo sfondo del proprio profilo Instagram ha messo la foto di Dumfries) e anche se la dirigenza milanese tace, si profila uno scambio clamoroso, che porterebbe l’ex Sassuolo alla corte di Claudio Ranieri e Lorenzo Pellegrini (più conguaglio, considerato che Frattesi viene valutato 30 milioni) nel club campione d’Italia. Dopo il derby d’Arabia del 6 gennaio, la trattativa può decollare.

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