Inter, un sorriso a metà. Un pari che non fa male dopo lo choc in Europa

Prima gara non vinta in campionato nel 2024, l’ex Juan Jesus replica a Darmian. Col Napoli Inzaghi mette un altro mattoncino verso uno scudetto ormai in tasca.

di GIULIO MOLA -
18 marzo 2024
Un pari che non fa male dopo lo choc in Europa

Un pari che non fa male dopo lo choc in Europa

Dopo dieci vittorie di fila in questo brillante inizio del 2024, rallenta l’Inter nella notte più attesa, quella dell’annunciato passaggio di consegne fra chi lo scudetto l’ha vinto nella passata stagione e chi il tricolore si appresta a cucirselo sulla maglia. Il pareggio col Napoli va stretto ai nerazzurri, raggiunti nell’infuocato finale da un gol di testa dell’ex Juan Jesus dopo aver più volte mancato la rete del raddoppio. Vero, poco cambia in classifica e l’obiettivo seconda stella è a portata di mano, visto che la distanza con il Milan secondo è abissale (14 punti) ma il risultato premia più il coraggio e la forza di volontà dei partenopei (sesto risultato utile di fila che tiene vive le speranze “europee”) nel match fra le due illustri eliminate dalla Champions separate comunque da 31 i punti in campionato.

Chi si aspettava un’Inter frastornata dopo la notte di Madrid si è dovuto ricredere. Magari si è fatta sentire la stanchezza nel finale, ma non la voglia di rivincita. La delusione europea è stata metabolizzata in fretta: è bastato vedere l’accoglienza pirotecnica che i tifosi (oltre 71mila sugli spalti) hanno riservato alla squadra all’arrivo a San Siro.

Sul campo l’Inter, con la formazione migliore, per un’ora ha concesso poco o nulla al Napoli in cui si è sentita l’assenza di Oshimen. Meno lucida ma ugualmente incisiva la capolista nel primo tempo, imprecisa con Thuram (spesso in fuorigioco) e sfortunata con Darmian e Martinez che si facevano “murare” dall’attento Meret. Il pressing alto dell’Inter metteva in difficoltà il Napoli. Pochi i palloni per l’isolato Raspadori, ancor meno per Politano mentre Kvaratskhelia si accendeva a intermittenza. A furia di spingere sulle fasce l’Inter sfondava il fortino con Darmian (42’) che calciava al volo benissimo su cross di Bastoni.

Ripresa con Bisseck al posto di Pavard e l’Inter che per tre volte mancava il 2-0: prima Martinez si faceva ipnotizzare da Meret, poi Thuram tirava in curva da ottima posizione, quindi Dimarco impegnava il portiere ospite dalla distanza. Grandi spazi per le ripartenze dei nerazzurri, anche perché il Napoli era costretto a sbilanciarsi. Scintille Kvara-Darmian e Juan Jesus-Acerbi cui seguivano un paio di buone incursioni di Di Lorenzo che mettevano in apprensione Sommer e compagni così come una conclusione di Traorè (il migliore dei suoi). Squadre stravolte nel finale, con Frattesi, Dumfries e Sanchez da una parte e Simeone con Mario Rui per il disperato assalto del Napoli che portava al gol del’1-1 di Juan Jesus (35’). Ultimi giri di lancetta a nervi tesi, al triplice fischio il coro fortissimo dalla Nord: “Vinceremo il tricolor”. Il modo migliore per consolarsi nella notte dei rimpianti.

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