Inter, cos’hanno in comune le sconfitte nelle finali a Colonia e Istanbul? Romelu Lukaku
Il calciatore non ha dato una gran prova di sè durante la finale di Champions League ed è diventato il bersaglio dell’ironia dei tifosi
Due finali perse in tre anni, di quelle che fanno male. In Europa, all'Inter non è andata bene come in Italia nelle gare decisive. Conte non è mai arrivato a giocarsele in territorio nazionale, Inzaghi sì e le ha sempre portate a casa, ma il denominatore comune per entrambi è oggi la caduta all'ultimo gradino. Colonia 2020 in Europa League per il leccese, Istanbul 2023 in Champions per Inzaghi. In entrambi i casi, con occasioni importanti per poter cambiare il destino.
C'è un altro punto che mette assieme le due finali ed è Romelu Lukaku. Il belga è arrivato ad entrambi gli appuntamenti in gran forma. Tre anni fa veniva da una stagione con numeri strepitosi. Aveva trascinato la squadra al secondo posto in campionato e a giocarsi quella partita col Siviglia in Germania, dopo la breve pausa tra un'annata e l'altra (complice il Covid) ha ripreso con lo stesso ritmo vincendo uno scudetto. In mezzo c'è stata però una serata in cui lui per primo non è riuscito a mettere la firma giusta. Ha segnato, su un rigore da lui stesso procurato, si è però divorato il possibile 3-2 ed è stato autore della sfortunata autorete che ha mandato definitivamente avanti gli spagnoli.
Stesso copione ieri a Istanbul, con qualche variazione. Subentrato all'infortunato Dzeko, del quale nei piani di Inzaghi avrebbe comunque preso il posto più o meno in quel momento della partita, ha prima respinto involontariamente una ribattuta di Dimarco con Ederson fuori gioco, poi ha inzuccato addosso al portiere una palla gol grande quanto la città ospitante. In altre due occasioni è riuscito ad entrare in area, una da destra e un'altra da sinistra, incrociando senza far male.
La chiusura di una stagione in cui solo negli ultimi due mesi Lukaku è sembrato quello della prima esperienza interista. Fino al termine del 2022, poche presenze a causa di un infortunio e pochissimi gol. Una lunga rincorsa per esserci al Mondiale in cui, nella partita decisiva per passare agli ottavi, ha infilato errori sotto porta ancora più clamorosi di quello visto all'Ataturk. Per la disperazione dei suoi connazionali.
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