Lautaro Martinez si è caricato l’Inter sulle spalle: mai una partenza così forte
L’attaccante responsabilizzato dalla fascia di capitano: “coccola” Cuadrado e Thuram, lancia la sfida a Giroud e snobba Lukaku. Lista Champions senza Sensi, c’è Klaassennnnn
Milano, 4 settembre - Ieri la LuLa, oggi la ThuLa. Cambia la prima sillaba, non muta la seconda. Quel La è la nota su cui si fonda tutto lo spartito vincente nerazzurro di questo avvio di stagione, il pilastro su cui Simone Inzaghi può costruire le sue speranze di successo fra campionato e coppe.
Bomber, leader e sempre più idolo dei tifosi, Lautaro Martinez appare come l'immagine di questa nuova Inter: attenta, matura, compatta. La fascia da capitano lo ha responsabilizzato, ha fame di vincere, di giocare partite di alto livello, quelle che segnano una carriera, quelle giocate la passata stagione tra Mondiali e Champions. Lautaro sa che servono i suoi gol all'Inter per alzare trofei e nei suoi occhi si legge quella voglia di emergere, di sfruttare ogni occasione, ogni pallone.
Classifica cannonieri
Già cinque gol segnati in sole tre partite, più della metà realizzati in totale dai nerazzurri. Classifica dei cannonieri che lo vede al primo posto, sopra Giroud (in questa sfida a distanza pre derby) e davanti anche ad Osimhen. L'argentino è sereno, realizzato.
La stabilità nella vita privata coincide con le soddisfazioni in campo e così arrivano i gol. Ma in questo avvio non colpisce solo l'efficacia sotto porta dell'argentino, ma anche e soprattutto il peso psicologico ed emotivo che si è caricato sulle spalle. La fascia ha un peso e Lautaro lo ha capito. Non è un caso se dopo la partita contro la Fiorentina ha postato una foto abbracciato a Cuadrado. Il passato alla Juve del colombiano fatica a essere digerito dal popolo interista. Ma ciò che è stato non deve influire. Conta solo il presente.
Lukaku chi?
E vale per tutti, anche per Lukaku. Lautaro non vuole più parlare dell'ex compagno di squadra. Glissa le domande nel post partita, dichiarandolo apertamente. E quando Thuram - con cui è già evidente la grande sintonia - durante la gara contro la Fiorentina mima l'esultanza alla Lukaku, l'argentino non raccoglie l'invito. Anzi, fa segno con la mano di non voler rivangare il passato. La delusione è palpabile ma c'è anche voglia di andare avanti, di costruire nuove storie.
Inzaghi si gode il suo capitano e un reparto offensivo che dimostra già grande sintonia. Risposte importanti prima di un derby da primato in classifica. Inzaghi ha ammesso che avrebbe voluto poter preparare la sfida con calma e con tutti i giocatori a rapporto. Invece ne perderà ben 17 e avrà solo due allenamenti con la squadra al completo prima della sfida contro il Milan. I sudamericani, Lautaro, Cuadrado e Sanchez torneranno ad Appiano per il 14, praticamente 48 ore prima del derby e dopo un intercontinentale che qualche strascico lo lascia sempre.
L'allenatore nerazzurro incrocia le dita e spera di avere solo notizie positive. C'è da fare l'en plein: cinque successi in cinque derby nel 2023. Record che fanno la storia, nel segno - magari - di Lautaro.
Lista Champions
Entro mezzanotte i nerazzurri dovranno consegnare la lista di giocatori “eleggibili” per la Champions (con possibilità di correzioni di rotta entro le 12 di domani): il sacrificato è Stefano Sensi, che a questo punto potrebbe trovare più opportunità in campionato. Presenti il nuovo acquisto Klaassen e l’albanese Asslani, che sembrava destinato a partire in prestito
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