Lautaro-Inter allo sprint. L’accordo è a un passo. Manca solo il sì di Zhang. Poi tocca a Inzaghi e Barella

In bilico la posizione di Dumfries: la sua cessione potrebbe finanziare il mercato

di MATTIA TODISCO -
9 maggio 2024
L’accordo è a un passo. Manca solo il sì di Zhang. Poi tocca a Inzaghi e Barella

L’accordo è a un passo. Manca solo il sì di Zhang. Poi tocca a Inzaghi e Barella

Il rinnovo del contratto di Lautaro Martinez con l’Inter sembra sempre più vicino. La dirigenza nerazzurra e l’entourage del giocatore stanno continuando nelle discussioni, ben sapendo (da parte del ds interista Piero Ausilio e dell’amministratore delegato Beppe Marotta) che c’è una volontà comune di andare avanti assieme e che in ogni caso servirà il nulla osta da parte di Steven Zhang. Il presidente deve ancora dare un segnale riguardo alla soluzione del nodo Oaktree, il prestito dal fondo americano in scadenza il 20 maggio che potrebbe essere spostato più in là di un anno oppure chiuso grazie al subentro di Pimco, altro fondo in trattativa per un possibile finanziamento da 400 milioni di euro da restituire entro il 2027.

Difficilmente il management arriverà con l’accordo già chiuso in toto nel momento in cui Zhang darà il via libera per le operazioni estive, ma l’obiettivo è essere più avanti possibile nel percorso e ad oggi la sensazione è che manchi un piccolo passo. Le posizioni di partenza sono una richiesta da 10 milioni l’anno da parte del calciatore e una proposta da 8 della società, con una scadenza al 2029. Vorrebbe dire legarsi in maniera importante all’argentino, divenuto nel frattempo il capitano della squadra, il leader, il miglior marcatore. Non è una certezza di riuscire a trattenerlo fino alla scadenza del possibile nuovo accordo, ma sarebbe di certo un riconoscimento economico più vicino al valore di Martinez e a quel che le squadre più possidenti d’Europa potrebbero mettere sul piatto per provare a portarlo via.

Quello di Lautaro è il contratto più complicato da chiudere, tra quelli che Ausilio e Marotta stanno provando ad estendere. Ce ne sono almeno altri tre su cui si sta lavorando per il prossimo futuro, ma tutti su cifre inferiori. Sia Simone Inzaghi che Nicolò Barella dovrebbero arrivare, con l’accordo che presumibilmente firmeranno a breve, a circa 7 milioni l’anno. Il tecnico fino al 2027, il centrocampista al 2029, come il compagno di squadra. Sono operazioni che proseguono più spedite, per le quali davvero si attende solo il momento in cui si potrà annunciare l’avvenuto arrivo al traguardo. C’è, come detto, anche un terzo nodo da sciogliere ed è quello riguardante Denzel Dumfries, ma l’olandese viene ritenuto “sacrificabile“ qualora non dovesse accettare la proposta nerazzurra da 4 milioni di euro a stagione. Il suo agente ne ha chiesti inizialmente 5,5, ma è stato lo stesso Dumfries a fare marcia indietro facendo intendere di voler restare a Milano, dove ha fatto un passo in avanti in carriera, ha trovato uno spazio importante e si è rafforzato anche in chiave nazionale. Salvo imprevisti disputerà l’Europeo con gli orange, da titolare. Anche per questo potrebbe finire tra i cedibili in modo da fare cassa e poi reinvestire non solo sul suo sostituto, ma anche su altre trattative a cui in viale della Liberazione si sta pensando per rafforzare la rosa a disposizione di Inzaghi, in primis Bento tra i pali. I primi squilli sono già arrivati: Piotr Zielinski e Mehdi Taremi, entrambi a parametro zero.

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