L’Inter ai piedi di Zirkzee. Lautaro spreca il rigore. Il Bologna passa ai quarti

L’errore di Martinez nei tempi regolamentari, poi Carlos Augusto illude Inzaghi. Doppio assist dell’olandese, di tacco e con tunnel: decidono Beukema e Ndoye.

di MATTIA TODISCO -
21 dicembre 2023
Lautaro spreca il rigore. Il Bologna passa ai quarti

Lautaro spreca il rigore. Il Bologna passa ai quarti

Per il terzo anno consecutivo, l’Inter arriva agli ottavi di finale di Coppa Italia ai tempi supplementari. Stavolta li perde, dopo due successi consecutivi, piegandosi 2-1 davanti al Bologna che sfrutta al massimo due opportunità create dal genio di Zirkzee, al servizio di Beukema e Ndoye in occasione delle reti che superano il guizzo di Carlos Augusto. In più si ferma Lautaro Martinez, che esce con noie muscolari da verificare.

Entrambi i tecnici danno un’opportunità a chi ne ha avute meno in stagione, lasciando in campo giusto qualche abituale titolare. È la partita dell’ex Arnautovic, a cui non manca la voglia di rincorrere gloria, se non fosse che la condizione è da migliorare. All’austriaco manca sempre un centimetro per arrivare in anticipo sul marcatore, un pizzico di lucidità per impattare su un cross del compagno di reparto. Si vedono i centrocampisti d’inserimento, quel Fabbian cresciuto nella Primavera interista che va vicino a un gol da urlo girando col tacco, dalla parte opposta Frattesi a cui Ravaglia oppone ottimi riflessi. Lo spettacolo è gradevole. Giustifica il freddo a cui si sottopongono i 63.519 presenti al Meazza, nuovo record per un ottavo di finale di Coppa Italia. Si esalta in particolar modo l’estremo difensore scelto da Motta, che con l’avvio della ripresa comincia a veder piovere conclusioni dalle sue parti. A volte si salva per una palla larga di un soffio, ci mette molto del suo quando Corazza regala un rigore agli avversari per un fallo di mano e Martinez sceglie una soluzione intuita e respinta da Ravaglia.

Inzaghi inserisce Dimarco, Barella e Thuram per Bastoni, Klaassen e Arnautovic. Cambia anche Motta puntando su El Azzouzi e De Silvestri, poi tocca a Sensi nell’antico ruolo di regista al posto di Asllani e alla coppia Zirkzee-Ndoye per Saelemaekers e Van Hooijdonk. Cambi che non mutano il baricentro delle due squadre, l’Inter tutta in avanti e i felsinei schiacciati nella propria trequarti ad aspettare di poter uscire. I regolamentari scadono, tocca ai supplementari dare una sentenza, mentre tra i presenti di fede nerazzurra corre un brivido sulla schiena osservando Lautaro che si fa massaggiare una coscia. C’è mezz’ora da disputare, ma di minuti ne bastano meno di due prima che Carlos Augusto giri a rete di testa il corner pennellato da Dimarco. Allora sì, è il momento di preservare Martinez inserendo Mkhitaryan, aspettando oggi per capire se l’argentino (che lascia il campo toccandosi l’inguine) si è fermato in tempo. Ma nel frattempo Zirkzee si inventa un tacco volante per Beukema e un dribbling su Acerbi prima di lanciare Ndoye. In quattro minuti il Bologna la ribalta e si regala la Fiorentina ai quarti.

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