L’Inter finisce in castigo. Inzaghi, un passo indietro. San Siro è del Sassuolo

Dumfries porta in vantaggio i nerazzurri. Nella ripresa gli ospiti dilagano. Bajrami pareggia e un Berardi d’annata segna il gol del colpaccio emiliano. .

di MATTIA TODISCO -
28 settembre 2023
Inzaghi, un passo indietro. San Siro è del Sassuolo

Inzaghi, un passo indietro. San Siro è del Sassuolo

Una brutta Inter perde in casa contro il Sassuolo, storica bestia nera, mantenendo la vetta della classifica ma ora in coabitazione con il Milan. La squadra di Inzaghi va avanti con Dumfries nel primo tempo e sparisce dal campo nel secondo, facendosi rimontare dagli emiliani.

L’avvio dei padroni di casa lascia presagire quel che non sarà. In 5’ l’Inter arriva tre volte al tiro, non passando mai dai guantoni di Consigli ma restando sempre nei paraggi. Salva e con l’entusiasmo derivante dallo scalpo di una "grande" appena messo in tasca (la Juve) la squadra di Dionisi esce pian piano. Si difende con ordine, palleggia bene col duo Boloca-Matheus Henrique. Quando può, prova a pungere con Laurienté dalla distanza e un affondo di Pinamonti frenato in extremis da Darmian.

Le conclusioni spesso finiscono fuori dallo specchio, due di Thuram che prima piazza alta la deviazione aerea e poi non impatta su cross di Dumfries. Deve invece sfoderare un grande intervento Sommer su Toljan per evitare guai e rifugiarsi in angolo, segno che il Sassuolo c’è e non arretra. Per passare, all’Inter, serve una gran giocata ancora del nazionale orange: uno contro uno con Viti, dribbling a rientrare sul sinistro e diagonale a fil di palo. All’intervallo si va con la capolista avanti, ma Sommer deve metterci un’altra pezza dopo un retropassaggio errato di Calhanoglu che Bajrami non riesce a indirizzare a rete. La sfida è apertissima, soprattutto se in campo c’è Berardi, dai cui piedi nasce una pennellata mancina per la testa del liberissimo Erlic: palla clamorosamente a lato, un primo allarme di un secondo tempo nel quale la capolista gioca i peggiori 45’ della stagione, molto al di sotto anche di quanto fatto vedere in Champions a San Sebastian.

Ci pensa Bajrami a impattare poco dopo, ancora su una gran giocata di Berardi in verticale. Sommer sbaglia l’intervento e la palla finisce alle sue spalle infilandosi tra palo e portiere. Stessa sorte al 18’ quando ancora Berardi trova l’angolino col destro a giro, stavolta l’elvetico rimane impietrito. Inzaghi cambia quattro giocatori in una volta sola, l’ex Frattesi si alza dalla panchina (assieme a De Vrij, Carlos Augusto e Sanchez) e sbatte contro Consigli mancando il possibile pari. Senza altre punte da poter mettere in campo e con una produzione offensiva al minimo, il tecnico nerazzurro lancia nella mischia anche Klaassen per Calhanoglu. Occasioni? Poche. Anzi, è Sommer a sventare il tris parando su Laurienté quando mancano pochi minuti alla fine. Ci provano giusto Acerbi, sparando addosso a Consigli su un imbeccata di Barella, e Lautaro calciando a lato col sinistro.

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