L’Inter non fa fermate. Inzaghi sfata il suo tabù. È una fuga da scudetto

Lautaro approfitta di un errore e dedica il gol alle vittime di Bahìa Blanca. Thuram chiude il discorso, primo successo in casa della Lazio per il tecnico.

di MATTIA TODISCO -
18 dicembre 2023
Inzaghi sfata il suo tabù. È una fuga da scudetto

Inzaghi sfata il suo tabù. È una fuga da scudetto

Il tabù dell’Olimpico è sfatato. Simone Inzaghi vince la sua prima partita in trasferta da avversario della Lazio, nella sua avventura con l’Inter, e sfrutta il pari tra Genoa e Juve per portarsi a +4 sulla seconda. Passa così, col 2-0 firmato Martinez-Thuram, una trasferta complicata non solo per il recente passato. Una vittoria che arriva concedendo pochissimo a una Lazio che lotta, gioca, ma sbaglia troppo coi singoli soprattutto in difesa. Il computo delle occasioni è chiaro: il successo degli ospiti è meritato.

Sarri sorprende con Kamada e non Luis Alberto in avvio, ma il lato a cui si affidano maggiormente i biancocelesti in costruzione è quello opposto, dove Guendouzi, Felipe Anderson e Lazzari a rimorchio sollecitano le doti difensive di Bastoni e Dimarco. L’Inter accetta di restare arroccata, si appoggia sovente alle doti da quattrocentista di Thuram per sfruttare spazi che si aprono alle spalle del quartetto difensivo. Le chance per colpire capitano soprattutto al francese e sul lato opposto a Immobile, cercati ripetutamente dai compagni nel cuore dell’area. Ad entrambi manca precisione in area di rigore, dove Thuram arriva tre volte e in due di queste riesce a concludere (smorzato in extremis o col mirino sfalsato). Così come l’azzurro che manca la deviazione di un soffio su cross di Guendouzi e poi non centra la porta di testa incornando l’ottimo invito di Zaccagni.

Chi non sbaglia è Martinez, a cui Marusic serve il gol su un piatto d’argento con un retropassaggio errato verso Provedel. L’argentino deposita e dedica, mostrando una scritta per la sua Bahia Blanca, città natale colpita da una tragedia in un impianto di pattinaggio costata tredici vittime. L’arrivo dell’intervallo è una buona notizia per la Lazio, che si salva dal bis avversario con due buone chiusure al centro.

Alla ripresa delle operazioni Calhanoglu va vicino a restituire il favore di Marusic, sbagliando uno stop che Rovella trasforma in una cavalcata fin davanti a Sommer, a cui serve opporre il corpo per salvarsi. Sarri tenta la carta Luis Alberto e lo spagnolo fa giusto in tempo ad assistere dal rettangolo di gioco al raddoppio interista, orchestrato da Barella e rifinito da Thuram. Il centrocampista azzurro si conferma un pilastro, ma è ammonito e Inzaghi non rischia: dentro Frattesi, con lui Carlos Augusto. La Lazio continua a concedere campo, Mkhitaryan non lo sfrutta sbattendo contro Provedel. I cambi danno poco a Sarri e tra i titolari Lazzari ha la pessima idea di mandare a quel paese Maresca: rosso diretto. Per Inzaghi è il momento di far riposare anche Calhanoglu e Martinez e godersi un primato ancora più blindato.

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