L’Inter non ha fretta, il futuro è una festa. Prima la passerella, poi un portiere e la punta

Domani l’abbraccio dei tifosi contro il Torino. Con Taremi e Zielinski già sicuri, il club può dedicarsi ai rinnovi. Ma nessuno è incedibile

di GIULIO MOLA -
27 aprile 2024
L’Inter non ha fretta, il futuro è una festa. Prima la passerella, poi un portiere e la punta

L’Inter non ha fretta, il futuro è una festa. Prima la passerella, poi un portiere e la punta

Dopo sacrifici e sudore, questo è il weekend della festa per l’Inter e i suoi tifosi. Tutto è stato apparecchiato per il lunch-match di domani contro il Torino: cori e bandiere allo stadio, poi la sfilata in pullman dei nerazzurri che verranno scortati da San Siro al Duomo. Bisogna goderselo lo scudetto appena conquistato, ma già da lunedì ai piani alti di Viale della Liberazione si programmerà il futuro. Del rifinanziamento da 400 miloni per saldare il debito con Oaktree si sta occupando il presidente Steven Zhang, all’ad Marotta e al ds Ausilio toccherà prolungare alcuni contratti (capitan Martinez, ma pure Barella e Calhanoglu) e poi plasmare la squadra per l’impegnativa stagione 2024-2025, con una settantina di gare in calendario (Mondiale per club incluso) ed una “rosa“ da allargare: si parla di 30-35 calciatori.

Parte del lavoro è stata anticipata con due operazioni che di fatto ricalcano le strategie vincenti degli ultimi anni, ovvero gli ingaggi dei “parametri zero“ Zielinski e Taremi. Un colpo a centrocampo (dove partiranno Sensi e Klaassen) e un affare in attacco (certo l’addio di Sanchez). Il resto è tutto da scoprire. Due dirigenti bravi e navigati come quelli nerazzurri non giocano a carte scoperte. Si sono limitati a far capire che, per il momento, l’Inter non farà nuovi acquisti. Del resto il gruppo funziona a meraviglia e meno lo si tocca e meglio è. Poi c’è quel che “non si dice“. Vale a dire: entrate di rilievo potrebbero esserci, ma solo a fronte di cessioni altrettanto importanti. "Nel calcio non si può parlare di incedibilità – ha ribadito Marotta –. Le società non sono più padrone dei giocatori e il destino è nelle loro mani. Tutti i nostri calciatori hanno espresso la volontà di restare. Siamo l’Inter, meglio di qua dove si può andare?".

Occhio però ad eventuali maxi-offerte dall’Inghilterra per Bastoni.

L’unica posizione ad oggi in discussione è quella del portiere: Audero o Bento da mettere alle spalle di Sommer. E siccome parlando di acquisti onerosi Marotta ha voluto confondere le idee ("Non ci precludiamo niente") qualcosa potrebbe accadere. Senza fretta.

Un altro profilo seguito dalla dirigenza è quello dell’ennesimo difensore italiano, Buongiorno. Operazione strategica e di prospettiva visto che i due centrali difensivi Acerbi (assente domani coi granata) e de Vrij sono “over 30“. Detto che anche un altro “azzurrabile“, il brianzolo Colpani, è sotto osservazione (corteggiato pure dalla Juventus e dalla Lazio) vanno seguite le piste per il terzo (o quarto, dipende da come si pone Taremi) attaccante.

L’operazione Gudmundsson non è semplice perché il Genoa chiede più di 35 milioni per l’islandese: l’Inter potrebbe inserire nell’affare giovani come Zanotti, ma deve guardarsi dalla concorrenza del Tottenham (e della Lazio). Zirkzee invece è un’idea accarezzata nelle ultime settimane, non solo una manovra di disturbo nei confronti di Milan e Juventus. Ma ha dei costi importanti che potrebbero essere sostenuti da una cessione pesante.

Fra i giocatori in bilico c’è Denzel Dumfries che ha un mese di tempo per decidere se accettare o meno il prolungamento del contratto propostogli dall’Inter. L’attuale accordo da 2,5 milioni di euro a stagione scade nel 2025 e pare che gli agenti dell’olandese abbiano chiesto il raddoppio dello stipendio. I nerazzurri offrono un rinnovo fino al 2027 da 4 milioni di euro l’anno. Nel caso in cui non si trovasse l’accordo, Dumfries verrebbe messo sul mercato in uscita. La sua valutazione oscilla fra i 22 e i 25 milioni di euro che potrebbero essere reinvestiti per Aaron Wan-Bissaka (Manchester United), classe 1997, pure lui con contratto in scadenza nel 2025.

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