L’Inter riparte dall’usato sicuro. Inzaghi con il gruppo scudetto nel debutto contro Gilardino. Staffetta tra Lautaro e Taremi

Prima partita di serie con i campioni in campo, ma il sogno Gudmundsson ha preso la via di Firenze. L’unica novità è Bisseck al posto dello stanco Pavard, restano in gruppo Arnautovic e Correa.

di MATTIA TODISCO -
17 agosto 2024
Inzaghi con il gruppo scudetto nel debutto contro Gilardino. Staffetta tra Lautaro e Taremi

Simone Inzaghi, 48 anni, ha vinto il suo primo scudetto alla guida dell’Inter, con cui ha disputato anche una finale di Champions

Ai campioni tocca il primo ballo. Sarà l’Inter ad aprire le danze della Serie A, alle 18.30 in casa del Genoa, con cui in estate è stato siglato il trasferimento a Milano di Josep Martinez. Simone Inzaghi ha sperato fino all’ultimo che nei discorsi coi liguri finisse anche Albert Gudmundsson, un giorno o l’altro, ma si è arreso all’evidenza. L’islandese è a Firenze, a reggere il peso dell’attacco interista saranno i titolari dello scorso anno (Thuram e Lautaro) più il già presente Arnautovic, il nuovo acquisto Taremi e il cavallo di ritorno Correa. Secondo quanto dichiarato ieri dal tecnico, resteranno tutti e cinque a Milano, anche con la necessità di doverne tenere fuori almeno uno dalla lista Uefa per far spazio a tutti gli altri. L’austriaco ha lo svantaggio di avere caratteristiche molto simili a quelle dell’iraniano: ad oggi è il quarto, ma potrebbe diventare il quinto. La scelta dell’escluso di lusso in Europa sarà un discorso tra lui e Correa.

In chiave mercato, l’altra notizia data da Inzaghi in conferenza stampa è che l’Inter è ancora alla ricerca di un difensore di piede mancino. "Serve un giocatore importante", secondo l’allenatore, in realtà arriverà un giovane da svezzare. Il che significa automaticamente che la squadra in grado di dominare lo scorso campionato sarà in gran parte quella chiamata a concedere il bis scudetto nella stagione in corso. "Abbiamo tenuto la stessa ossatura, aggiungendo degli ottimi giocatori", sentenzia Inzaghi. Josep Martinez, Zielinski (oggi assente assieme a De Vrij) e Taremi sono sulla carta alternative migliori di Audero, Klaassen e Sanchez. Lo staff nerazzurro ha dovuto studiare una preparazione ad hoc per un’annata che sarà infinita, considerando il Mondiale per club a giugno-luglio 2025. La Champions avrà due match garantiti in più. Ci sarà ancora la Supercoppa Italiana e in Coppa Italia la speranza è giocare più della singola partita disputata nella passata stagione (eliminazione agli ottavi contro il Bologna).

Il primo ostacolo, il Genoa, è di quelli che nel recente passato hanno dato fastidio. Inzaghi ha infatti pareggiato quattro volte su quattro negli ultimi viaggi a Marassi, due contro il Grifone e altrettante contro la Sampdoria. Non vince al Ferraris dal 2-3 del febbraio 2020, quando ancora allenava la Lazio. L’1-1 della scorsa stagione in Liguria fu anche l’ultimo impegno dell’anno solare 2023. C’era Bisseck tra i titolari al posto di Pavard e lo stesso potrebbe accadere oggi, perché il francese è tornato solo il 1° agosto dopo aver affrontato gli Europei, mentre il tedesco è stato uno dei più positivi in pre-campionato. Solo da martedì 6 si è messo a lavorare coi compagni Lautaro Martinez, che non ha partecipato nemmeno alle prove generali di domenica scorsa contro il Chelsea. Ha continuato a prepararsi in Italia per poterci essere già da oggi dal 1’. Pronta la staffetta con Taremi.

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