Match-ball scudetto. L’invincibile Inter vede la seconda stella

L'Inter domina con 10 vittorie e 22 gol di Martinez. Inzaghi gestisce con maestria la squadra, solida in difesa e letale in attacco. La rosa profonda promette successo anche in Europa.

di GIULIO MOLA -
27 febbraio 2024
L’invincibile Inter vede la seconda stella

L’invincibile Inter vede la seconda stella

Ci sono dei numeri che fotografano lo straordinario momento dell’Inter: dieci le vittorie in questo scoppiettante inizio del 2024 (dal sofferto successo di misura 2-1 contro il Verona al roboante 0-4 di Lecce), uno straordinario e non casuale “filotto“ che ha catapultato i nerazzurri in vetta alla classifica anche grazie alle 22 reti (in 23 partite) di Lautaro Martinez. Una macchina da gol quella guidata da Simone Inzaghi, matura e spietata, ma anche solidissima se è vero che nelle ultime tre gare (duecentosettanta minujti più recuperi vari) la capolista ha subìto appena due tiri in porta, entrambi arrivati dopo il quarto gol rifilato domenica ai salentini.

Insomma, tanta, troppa Inter per tutti. Ma c’è di più. Quel che colpisce è l’approccio dell’Inter ad ogni tipo di match: se c’è da studiare l’avversario l’attesa dura una manciata di minuti, ma nella maggior parte dei casi i nerazzurri giocano all’attacco. Da subito. Si spiega così un’altra interessante statistica, ovvero quella riguardante i minuti (ben 1218) in cui Lautaro e soci sono stati in vantaggio. Appena 38 quelli in cui hanno avuto il “demerito“ di restare sotto, 168 invece i giri di lancetta in cui la capolista ha giocato in situazione di parità.

Che l’Inter scenda in campo con i titolari o con le riserve, come dimostrato nell’ultima trasferta al Via del Mare, cambia poco o nulla: il turnover deciso dall’allenatore (rischioso solo nello scorso mese di novembre contro il Benfica) non modifica la sostanza delle cose semplicemente perchè Inzaghi sa come gestire ogni situazione e ha tutto sotto controllo. E poi c’è la netta sensazione che oggi, rispetto alla fase autunnale, sia stato fatto uno step superiore. La profondità e lo spessore della rosa è il segreto di quest’Inter che domina in lungo e in largo; ma è pure una sorta di garanzia del fatto che oltre alla seconda stella — ormai vicina — la squadra nerazzurra possa giocarsi con convinzione e fiducia anche la gloria europea.

La bellezza dell’azione che ha portato alla prima palla-gol di Arnautovic contro l’Atletico, quella spaccata fuori bersaglio, è stata diffusa e moltiplicata per tutta la settimana sui social. E anche in Europa ormai sanno benissimo che questa Inter, costruita dal magnifico lavoro fatto dai dirigenti e dalla bravura di Inzaghi nel lavoro quotidiano, può far male a tutti. Soprattutto se assistita da un felice allineamento dei pianeti. Che in casi come questi non guasta mai.

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