Rammarico Inter. Napoli è solo l’ultima. Troppe chance perse
L'Inter di Inzaghi delusa per le opportunità mancate: rammarico per risultati non all'altezza delle aspettative, con Lautaro Martinez al centro delle riflessioni sulle prestazioni altalenanti.
"Questa è l’Inter, per cui le vittorie dovevamo essere dieci su dieci e non otto su dieci". Il riassunto lo fa Simone Inzaghi, sintetizzando la chiave della pressione che si vive vestendo da favoriti. A un punto dalla vetta in A, con un punto quasi netto in Champions nonostante l’ampio utilizzo del turnover, ad Appiano si respira un pulviscolo di rammarico pur nella fresca aria dell’alta quota e dopo aver pareggiato (meritando un quid in più) contro la capolista Napoli. Vai poi a vedere con che volti si presentano i nerazzurri nel post-partita: Calhanoglu rammaricato per il rigore fallito, il primo dopo diciassette di fila in A; Inzaghi che si complimenta coi suoi ragazzi ma esce con la massima di cui all’incipit, giusto per non far cadere la tensione nemmeno nelle due settimane senza campionato, che vedranno gran parte del gruppo con la testa alle nazionali.
Se tecnico e giocatori fanno cattivo viso a buon gioco è anche perché è in progressiva salita il sapore di occasione mancata. L’Inter ha (in serie): perso il derby contro un Milan oggi fuori dalla zona delle coppe europee, pareggiato 4-4 con la Juve dopo essere stata avanti di due reti, impattato col Napoli sbagliando un rigore. L’unico scontro diretto vinto è il poker all’Atalanta, sfruttando un momento complicato dei bergamaschi. I campioni d’Italia avevano la freccia pronta per superare i partenopei e sono invece rimasti nella stessa corsia, ad aspettare nuove occasioni future.
Nelle riflessioni su cosa possa migliorare, finisce per essere non marginale l’avvio stagionale del capitano. Lautaro sta incidendo a balzelli, segna di qui e si ferma di là. A voler confutare, una settimana prima del Napoli ha segnato un gol da tre punti al Venezia. Il doppio impegno a difficoltà elevata contro Arsenal e Napoli lo ha visto ballare tra la sufficienza risicata in Champions e un’insufficienza largamente riconosciuta domenica sera. L’aumento d’ingaggio sancito la scorsa estate ha visto un innalzarsi in proporzione delle aspettative, persino tra i suoi stessi tifosi si medita sull’altalena di prestazioni di Martinez. La rabbia post-Pallone d’Oro per una classifica chiusa un po’ troppo distante dal vertice, per opinione dell’argentino, non ha ancora avuto sfoghi tangibili, soprattutto nelle gare in cui il coefficiente sale al picco.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su