San Siro si gode il trionfo. Coreografie e premiazioni. La Milano interista rimanda i pensieri sul futuro del club

Inzaghi ringrazia Zhang: "Ottimo presidente che mi ha sempre supportato"

di MATTIA TODISCO -
20 maggio 2024
Coreografie e premiazioni. La Milano interista rimanda i pensieri sul futuro del club

Coreografie e premiazioni. La Milano interista rimanda i pensieri sul futuro del club

Nerazzurri e tricolore. I colori della festa a San Siro sono quelli della squadra campione ormai da diverse settimane. Dopo le celebrazioni notturne del 22 aprile successive al derby che ha sancito l’aritmetica certezza, quelle di una settimana più tardi con la lunghissima parata per le strade della città, ieri è stata la volta della lunga domenica partita con Inter-Lazio, proseguita con la consegna della coppa dello scudetto e le esibizioni di artisti del calibro di Ligabue. Un pomeriggio-sera a cui hanno partecipato dagli spalti 73.148 spettatori, per un totale stagionale che porta a numeri da prima della classe anche sulle tribune: 1.383.926 spettatori in Serie A, 207.408 nella fase a gironi di Champions League e altri 73.709 agli ottavi di finale, più 63.519 nell’altro ottavo perso in Coppa Italia contro il Bologna. Totale complessivo: 1.728.562 con una media stagionale di 72.023 ad ogni partita.

Giusto per dare il benvenuto alle squadre in campo, in quella che era l’ultima partita in casa dell’Inter del 2023/24, la società ha messo in piedi una coreografia enorme che ha coinvolto tutto lo stadio, unendo lo stemma del club, la scritta “Campioni d’Italia“, il 20 come il numero degli scudetti appena conquistati. Un avvio di festa a cui hanno partecipato tutti e che manda in secondo piano momentaneamente l’attualità societaria, di cui si avverte la presenza nell’aria tra una bandiera cinese che appare al secondo anello rosso e un “Grazie Steven“ assieme ai sette trofei, disegnati in uno striscione al secondo blu.

Chi taglia corto sulla vicenda è Lautaro Martinez. "Non vedevo l’ora arrivasse questo giorno speciale - dice a Dazn - Volevamo vincere, abbiamo trovato una squadra che sta lottando per la Champions. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Futuro? È la società che si occupa di quest’aspetto, noi ci concentriamo solo sul campo. Siamo tranquilli, ci godiamo la festa con tutto il pubblico che ancora una volta ci è stato al fianco. Rinnovo? Non so che succederà, sicuramente questa settimana, prima della fine della stagione, dobbiamo cercare un accordo".

Il capitano argentino prende poi la via del tunnel, da dove piano piano escono tutti i protagonisti della stagione interista, salutati con i dovuti onori, i cori dalla Curva Nord, tutti con il 20 sulle spalle al posto del consueto numero di maglia. San Siro, che pochi minuti prima ha risposto con un fragoroso boato al pari in extremis di Dumfries alla Lazio e applaudito al triplice fischio la prova dei nerazzurri, è ancora stracolmo e lo rimane fino alla fine della cerimonia. I premiati arrivano sul palco dopo aver salutato lungo la passerella i dirigenti, i componenti dello staff tecnico e medico, gli ospiti d’onore, qualche vecchia gloria che parteciperà anche alla festa prevista oggi al Castello Sforzesco (700 invitati circa), tra cui Berti, Vieri, Zenga e tanti altri. A premiazione finita parla anche Inzaghi, riferendosi a Steven Zhang già al passato: un lapsus o forse no. "Posso solo ringraziarlo - dice - è sempre stato un ottimo presidente e mi ha sempre supportato. Spero che le problematiche si risolvano, meritava di essere qui con noi".

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