(S)punti di vista. Niente processi a Inzaghino. Ma Lautaro...

L'Inter esce dalla Champions League dopo un'amara sconfitta contro l'Atletico Madrid. Errori e mancanze costano la qualificazione, ma la stagione resta eccezionale. Inzaghi deve rimotivare la squadra per puntare alla seconda stella.

di GIULIO
15 marzo 2024

Mola

Il “day after“ fa ancora più male. Il verdetto senza appello del Wanda ha riportato sulla terra i vicecampioni d’Europa in carica e predatori di un campionato dall’esito scontato.

E’ finita ai rigori, d’accordo, il più feroce dei tiebreak. Ma non una semplice lotteria visti i ripetuti errori dei nerazzurri. Paradossalmente, però, la qualificazione l’Inter l’ha persa all’andata. Ecco perché restano i rimpianti, nella piena consapevolezza di essere usciti contro una squadra inferiore.

C’era davvero la sensazione che per l’invincibile squadra di Simone Inzaghi anche la Champions potesse essere un’avventura straordinaria. E invece l’Atletico di Simeone ci ha messo un cuore grande, più grande di quello degli avversari in una partita ambigua, come un aquilone appeso a un filo di episodi, di errori, di mosse e contro-mosse.

L’1-0 di San Siro, condito da sprechi assortiti, avrebbe dovuto spingere verso un atteggiamento meno tirchio. E così è stato: solo all’inizio, però. Poi si è vista una squadra svampita e grigia. Purtroppo la difesa ha faticato più del ragionevole e Lautaro Martinez è mancato davanti (a proposito, la visita del suo agente nel ritiro nerazzurro per parlare di rinnovo non è parsa opportuna...). Il flop di Madrid non può però cancellare l’eccezionale stagione. E ogni tipo di “processo“ a Inzaghino sarebbe fuori luogo e ingeneroso. Bravo deve essere l’allenatore a rimotivare la squadra. Anche perché la seconda stella è davvero vicina.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su