Striscione choc, Dumfries si scusa. Ma la Procura della Figc indaga

L’olandese ha ammesso l’errore dopo aver mostrato l’immagine di Theo Hernandez al guinzaglio

di LUCA MIGNANI -
30 aprile 2024
Striscione choc, Dumfries si scusa. Ma la Procura della Figc indaga

Striscione choc, Dumfries si scusa. Ma la Procura della Figc indaga

La Procura federale, dopo aver acquisito le immagini, ieri pomeriggio ha aperto un fascicolo sullo striscione esposto da Dumfries, domenica sera sul pullman, durante i festeggiamenti per lo scudetto dell’Inter. Lo striscione, passato da alcuni tifosi al giocatore, è una rivisitazione della copertina del videogioco Gta 5: ritrae il personaggio Franklin Clinton (con la faccia di Dumfries) che ha in una mano una mazza da baseball e nell’altra una catena con la quale tiene al guinzaglio un cane, il Rottweiler Chop (con la faccia di Theo Hernandez). Tra l’olandese e il francese non corre buon sangue da tempo e, sul campo, l’ultimo episodio si è verificato nel finale del derby di settimana scorsa: mani addosso, parapiglia, espulsione per entrambi.

A mente fredda, l’olandese ha chiesto scusa, con un lungo post su Instagram: "Durante la parata, ho tenuto su uno striscione che mostrava un’immagine inappropriata. Sono un giocatore che ama la rivalità nel calcio, è una parte cruciale di qualsiasi gioco. Mi rendo conto che tenere alto lo striscione è stato un errore di giudizio da parte mia e per niente intelligente".

Il presidente nerazzurro Zhang aveva ammonito la squadra, in merito ai festeggiamenti, ben prima della parata: "Sportività e lealtà verso l’avversario". Concetti comuni all’articolo 4 comma 1 del codice di giustizia sportiva che verrà contestato dalla Figc al giocatore: quello relativo all’obbligo del "rispetto dei principi di lealtà, probità, correttezza". Il precedente due anni fa, durante la festa scudetto del Milan. Lo striscione arrivato allora sul pullman spiega inneggiava a un uso...improprio della Coppa Italia. Proprio per la violazione dell’articolo 4 comma 1, erano stati multati Krunic, Tonali, Maignan e Theo Hernandez, con sanzioni dai 4 ai 5mila euro. E il Milan: 12mila euro per responsabilità oggettiva. Tra le motivazioni riguardanti i calciatori, anche cori intonati col microfono e una maglietta (indossata da Tonali) ritenuti non idonei, oltre all’aver "esposto uno striscione dal contenuto inequivocabilmente allusivo, irriguardoso, offensivo".

Striscione che era a sua volta una citazione del celebre "lo scudetto mettilo..." sventolato da Ambrosini sul pullman dopo la vittoria in Champions del 2007. La risposta era arrivata due anni dopo da Materazzi, durante i festeggiamenti del tricolore. Altro striscione, indirizzato allo stesso Ambrosini.

Lo stesso Materazzi, nel 2010, dopo un derby vinto era entrato in campo con una maschera di Silvio Berlusconi. Tre anni prima, invece, altro derby e altro episodio: l’ex idolo interista Ronaldo porta in vantaggio i rossoneri, ma Cruz e Ibrahimovic (allora nerazzurro) ribaltano il risultato e il presidente Moratti viene immortalato dalle telecamere mentre insulta il brasiliano e fa il gesto dell’ombrello.

Passato, tra le polemiche del presente, invece, c’è anche quella relativa alla mucca dipinta di nerazzurro che qualche tifoso ha portato in giro per le vie di Milano: l’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) ha presentato una denuncia alla Procura.

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