Supercoppa Inter, c’è un tesoro tra le dune
Inzaghi contro il Napoli cerca l’ennesimo trofeo personale, ma deve rinunciare a Bastoni. Video di Zhang per incoraggiare il gruppo
Alla finale di Supercoppa Italiana sono arrivate con lo stesso punteggio nella gara precedente. Tre a zero, risultato netto, con percorsi differenti. Il Napoli ha aggiunto due reti nelle battute conclusive di una sfida equilibrata contro la Fiorentina, l’Inter ha dominato la Lazio dal principio al termine. I favori, già prima della trasferta in Arabia, pendevano dalla parte dei nerazzurri, a cui un successo stasera all’Al-Awwal Park Stadium, annunciato prossimo al tutto esaurito, darebbe il terzo alloro consecutivo, come solo il Milan negli anni Novanta. "È una finale per cui tante volte viene decisa dagli episodi. In più dobbiamo prepararla in meno di 72 ore. Sarebbe importante per tutto l’ambiente vincere, ma ci vorrà una grande gara", l’asciutto commento di Simone Inzaghi in sede di presentazione. L’incontro coi giornalisti alla vigilia è il teatro per ribadire un concetto già sottolineato giovedì scorso: alla Juve, come afferma capitan Martinez, si penserà dopo aver provato ad alzare la Supercoppa. Della sfida scudetto, come del rinnovo, l’argentino non vuol sentire parlare. Lo stesso Marotta, interpellato da Rai Sport sul duello coi bianconeri, si ferma ad un "replicheremo al momento giusto".
Nel giorno della vigilia, i nerazzurri hanno avuto due sorprese. La prima è stata un video di Steven Zhang, che da Nanchino ha voluto far sentire il proprio sostegno al gruppo, complimentandosi per quanto fatto sinora e caricando l’ambiente in vista della finalissima, a cui assisterà dalla Cina (un anno fa festeggiò invece con allenatore e giocatori dopo il 3-0 nel derby). La seconda, meno gradita, è l’acciacco muscolare che ha colpito Alessandro Bastoni. Il difensore ha interrotto la seduta di rifinitura per un affaticamento muscolare che andrà valutato in vista della gara odierna. Inzaghi potrebbe non rischiarlo e lanciare De Vrij dal 1’, con lo spostamento di Acerbi a sinistra. Salvo ulteriori controindicazioni dell’immediata vigilia (da verificare anche i segnali di stanchezza dati da Mkhitaryan) sarà l’unico cambio rispetto alla partita contro la Lazio. Segno che sì, la seconda stella è il centro del mondo, ma poi ci si va a giocare la possibilità di aggiungere un quinto trofeo all’avventura interista e allora in campo scendono quelli che possono dare qualcosa in più, visto che l’impegno successivo è in programma la domenica dopo a Firenze.
In campionato le due squadre si sono già affrontate con Mazzarri allenatore, al Maradona, poco dopo l’addio a Rudi Garcia. Un 3-0 con qualche polemica per un paio di fischi indigesti alla formazione di casa, quando il risultato era ancora in bilico. Stavolta sarà campo neutro, anche se l’Inter dovrebbe avere dalla sua un numero maggiore di tifosi locali a sostegno.
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