L’Inter vuole conferme sotto l’albero. Ora Inzaghi chiede un altro scatto
Contro il Como (20.45) quanti guai in difesa: in dubbio anche Darmian e De Vrij. Ma torna Barella
Alla vigilia di Natale si arriverà poco dopo aver lasciato il campo. È di nuovo al lunedì, come una settimana fa a Roma con la Lazio, che l’Inter è chiamata a rispondere alla concorrenza. Complice il rinvio con la Fiorentina, i nerazzurri hanno due partite da recuperare rispetto alle altre squadre in corsa nell’alta classifica, nonché sei punti in meno dell’Atalanta. Il successo nella Capitale ha spazzato via i primi mugugni degli incontentabili, a cui la sconfitta di Leverkusen aveva fatto storcere il naso. Sono tornati a sorridere con la dimostrazione di forza all’Olimpico, ora chiedono alla squadra di aggiungere altri tre punti al carniere, prima del brindisi natalizio.
L’allenamento domenicale ha fornito cattive nuove a Inzaghi. "In difesa abbiamo delle defezioni - ricorda il tecnico - Hanno avuto problemi Darmian e De Vrij, valuteremo se sono recuperabili". Potrebbe farcela l’olandese e sarebbe già una presenza importante, considerando che nello stesso reparto mancano Pavard e Acerbi, per i quali la speranza è un ritorno in vista della Supercoppa Italiana in gennaio. In compenso ha recuperato Barella, che ha inanellato due allenamenti consecutivi senza controindicazioni: se mai andrà in panchina sarà per prudenza, visto che in mediana le alternative ci sono tutte.
Inzaghi si aspetta una gara complicata, contro una squadra a cui la classifica non sorride, ma che nello stile “blaugrana“ di Fabregas, al Barcellona da calciatore sia nel vivaio che in prima squadra, ha spirito offensivo e dovrebbe sbarcare a San Siro con animo tutt’altro che catenacciaro. "Per chiudere l’anno ci mancano due partite - dice ancora il tecnico - ma in ogni caso questo resterà l’anno della seconda stella. Un anno importante che vogliamo lasciarci alle spalle nel migliore dei modi. Per il 2025 speriamo di migliorare ancora. Nel passato campionato, a questo punto, eravamo in un testa a testa con la Juve, adesso ci sono più avversarie. Serve un altro step di crescita".
L’allenatore nerazzurro guarda anche più in là, a un lungo futuro con l’Inter che ricalcherebbe la lunga storia personale vissuta alla Lazio, nella quale il tecnico è stato in varie vesti per oltre due decenni. Ad oggi il contratto coi nerazzurri scade nel giugno 2026. "Restare a lungo? Quello è il desiderio. Quando sto bene in un ambiente mi sento gratificato e l’obiettivo è rimanere tanti anni - risponde Inzaghi sollecitato sull’argomento - Sappiamo anche che nel calcio i giudizi cambiano in fretta, però negli ultimi anni ho sempre visto una grandissima squadra, anche nelle difficoltà. Proprio in quei frangenti abbiamo dimostrato di essere uomini".
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