Thuram e Pavard, l’Inter parla francese. Ora c’è la Roma di Lukaku

I due transalpini tra i migliori in campo nella vittoria contro la Juventus

di MATTIA TODISCO
5 febbraio 2024
Markus Thuram

Markus Thuram

Nerazzurro è il cielo, cantavano i tifosi interisti a fine partita sulle note di una delle canzoni scritte all'epoca dell'ultimo scudetto. Un traguardo che l'Inter deve ancora tagliare quest'anno, ma verso il quale ha appena aggiunto un mattone fondamentale nella costruzione del castello tricolore. Il derby d'Italia, piazzato in calendario in una data sinistramente vicina a quel derby di Milano che due anni fa costò una fetta importante della torta scudetto (finita al Milan per soli due punti dopo aver vinto lo scontro diretto del 5 febbraio), si è chiuso con un'autorete di Gatti grazie alla quale Inzaghi si porta a +4 su Allegri, potendo anche contare su un recupero il 28 febbraio, al Meazza contro l'Atalanta. 

Come detto, la maratona è ancora tutta da correre. Già sabato c'è una trasferta nella Roma giallorossa tutt'altro che agevole e anche la partita in meno con i bergamaschi non sarà una passeggiata. Inzaghi dovrà gestire le forze del doppio impegno con la Champions, che la Juve non ha. A maggior ragione, aver conquistato lo scontro diretto è un'ottima notizia. L'Inter lo ha fatto alla sua maniera. Giocando la partita che sa giocare, tenendo il possesso, colpendo con le sue avanzate a cui partecipano tanti uomini. Lasciando tutto sommato tranquillo Sommer tra i pali (le uniche occasioni costruite dalla Juventus sono finite tutte fuori dallo specchio) e non riuscendo ad aumentare il bottino soprattutto per "colpa" di Szczesny, miracoloso sia su Barella che su Arnautovic nella ripresa.

Come all'andata, decisivo è stato Marcus Thuram nell'azione del gol segnato dall'Inter. Aveva siglato un assist allo Stadium servendo a Lautaro la palla dell'1-1, stavolta ha indotto Gatti all'autogol tuffandosi in avanti nel tentativo di schiacciare di testa un pallone che alla fine è terminato lo stesso in rete. Il primato nerazzurro ha un spinta francese. Per Thuram stesso e anche per Pavard, che ha sfiorato il pallone in mezza rovesciata partecipando così all'azione decisiva, mentre nella metà campo difensiva ha sbrogliato matasse complicate su Vlahovic, Kostic, infine su Chiesa fermando un contropiede potenzialmente letale. 

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