Italia, una notte per zittire i fischi. Spalletti è già al bivio per il futuro Donnarumma titolare a San Siro "Lo attaccano perché ha talento»
Il ct difende il portiere, contestato dai tifosi rossoneri: "Fa parte del ruolo essere penalizzato ad ogni errore". Classifica complicata, solo una vittoria contro l’Ucraina terrebbe gli azzurri in corsa per gli Europei del 2024.
di Giulio Mola
Il sorriso contagioso prova a esorcizzare i timori della vigilia in una Milanello colorata d’azzurro. Eccolo il primo bivio da “dentro o fuori“ di Luciano Spalletti: alla sua seconda gara sulla panchina dell’Italia il ct già non può permettersi di sbagliare, e stasera a San Siro deve battere l’Ucraina per non perdere di vista l’obiettivo Euro 2024 e dribblare la trappola playoff. Forse neppure l’allenatore può sapere se il mezzo passo falso con la Macedonia del Nord di sabato sera ha lasciato strascichi ("Quando sono rientrato negli spogliatoi è stato avvilente vedere il dispiacere per il risultato e un po’ per la prestazione, anche se condizionata dal campo di gioco", ammette Spalletti): lo capirà fra poche ore in quello che dal 2017 al 2019 è stato il suo stadio, con i “resti“ di una Nazionale da cui si aspetta risposte importanti pur sapendo che in pochi giorni ha perso pezzi fondamentali.
"Oggi ho davvero la difficoltà della formazione. Farò delle scelte giuste o sbagliate, sarò ferocissimo, ma per il bene della Nazionale". Scalvini al posto di Mancini, scalpita Locatelli per la regia, a Orsolini o Zaniolo (più defilato Gnonto) si chiederà la qualità davanti dove in preallarme ci sono Raspadori e Retegui. Si dovrà puntare sull’orgoglio e non solo per battere l’Ucraina ("Una nazionale ben organizzata, ci lascerà poco spazio", parola di ct) . Bisognerà mettere in campo le idee, essere più concreti rispetto alle ultime esibizioni. Però i calciatori sono quelli, c’è la stanchezza accumulata nell’ultimo mese, ci sono le defezioni. E poi la pressione che arriva dall’esterno. Ma non c’è alternativa: in un modo o nell’altro si deve vincere.
Ecco. Perciò sarà importante lavorare sulla testa (e non solo sulle gambe) dei calciatori. Perché gli occhi dei 47mila di San Siro saranno puntati soprattutto su Gigio Donnarumma. Da quando nel 2021 si è separato dal Milan, il ritorno alla Scala del Calcio per il gigante di Castellammare è sempre un problema. La questione non è se i tifosi rossoneri lo fischieranno — e purtroppo lo faranno — ma quanto il resto dello stadio vorrà sostenere il vicecapitano dell’Italia ed eroe dell’Europeo dopo l’errore in Macedonia. Spalletti spazza via i dubbi: "Donnarumma sarà titolare". Con tanto di avviso ai naviganti: "Fa parte di quel ruolo essere penalizzato ad ogni errore. C’è il costume di andare sempre ad attaccare i calciatori che hanno bruciato le tappe. Ma bisogna stare attenti: i ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è stato donato altrimenti diventa presunzione". Spalletti chiarisce con un altro sorriso pure l’indiscrezione dell’Equipe su un rifiuto di Verratti alla convocazione: "Non ho fatto in tempo a telefonare a tutti, ma lui l’ho chiamato. E non mi sembra abbia detto così... anzi mi ha risposto di voler dare una mano, pur andando a giocare distante. Come Bonucci, anche lui vuole essere di aiuto".
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