Torneo di Tolone: l'Italia Under 21 incassa un sonoro 4-0 contro l'Under 23 ucraina

A segno Khlan (31’) Martyniuk (53’), Sikan (64’), Voloshyn (71’)

di MATTEO AIROLDI -
6 giugno 2024
Carmine Nunziata

Carmine Nunziata

Tolone (Francia), 6 giugno 2024 – Pesante battuta d’arresto per l’Italia Under 21 che, dopo aver battuto il Giappone con un pirotecnico 4-3, incassa un sonoro 4-0 contro l’Ucraina Under 23 al Torneo Maurice Revello di Tolone. Una vera e propria lezione di calcio incassata dai ragazzi di mister Carmine Nunziata, i quali hanno faticato terribilmente a scardinare il forziere difensivo di un’Ucraina che si è difesa con ordine colpendo già al 31’ con la rete di Khlan. Una rete che ha di fatto sgretolato subito le timide velleità di un’Italia che ha creato la sua unica occasione del match al 38’, quando Ghilardi ha spedito il pallone sopra la traversa con una spizzata tra testa e petto. Sul fronte difensivo le cose non sono andate certamente meglio per i ragazzi di Nunziata, perché l’Ucraina ha saputo approfittare appieno dell'atteggiamento troppo passivo azzurro, punendo ogni disattenzione e dilagando con le reti di Martyniuk (53’), Sikan (64’) e Voloshyn (71’), che non hanno lasciato scampo a Zacchi e compagni, chiudendo definitivamente i conti nella ripresa.  

Le scelte di Nunziata e Rotan

Dopo il successo ottenuto a spese del Giappone, il CT azzurro Nunziata attua una vera propria rivoluzione cambiando ben dieci elementi dell’undici titolare e puntando sul 4-3-1-2. Tra i pali della porta azzurra c’è Zacchi, protetto da una linea a quattro formata da Zanotti, Ghilardi, Bonfanti e Veroli. Faticanti e Ndour sono le mezzali ai lati di Fabbian, unico confermato dal 1’ tra titolari della gara contro il Giappone. Volpato agisce invece sulla trequarti, alle spalle delle punte Cerri e Sebastiano Esposito. L’Ucraina Under 23 di Rotan risponde con un più classico 4-4-2: davanti al portiere Fesiun ci sono Krupskyi, Batahov, Saliuk e Martyniuk; Shostak e Ruchynskyi sono invece gli esterni di un centrocampo completato dalla coppia in mediana formata da Fedor e Veleten. A completare l’undici gialloblù c’è poi la coppia d’attacco Khlan-Sikan.

Primo tempo

L’abbrivio di partenza degli azzurri è positivo, al pari della pressione portata sui giocatori dell’Ucraina, che però al 7’ crea la prima potenziale opportunità del match con Sikan che, servito da una buona imbucata, calcia fuori misura da posizione leggermente defilata. Un tentativo che scompagina un po’ il piano partita iniziale dell’Italia, la quale prova a tenere in mano il pallino del gioco con un fitto fraseggio palla a terra ma fatica a trovare il giusto pertugio – soprattutto in zona centrale – in cui in cui incunearsi per impensierire l’Ucraina. Difficoltà di impostazione con le quali si trova a fare i conti anche la formazione di Rotan, che al 25’ chiede a gran voce il calcio di rigore per un pestone rifilato da Zacchi, appena all’interno dell’area di rigore, a Sikan. I gialloblù scaldano pian piano i motori e alla mezz’ora, con un lampo nel buio, passano in vantaggio grazie a Khlan, che si incunea in area, salta Zanotti grazie a una finta e fa partire un destro che si incastona sotto l’incrocio dei pali alla sinistra di Zacchi. Il vantaggio mette le cose in discesa per la selezione ucraina, che prende in mano l’inerzia del match alzando il baricentro e la pressione sulla retroguardia azzurra. I ragazzi di Nunziata arrancano, ma al 38’ riescono comunque ad andare ad un passo dal pari con la spizzata di Ghilardi, il quale di petto spedisce il pallone alto sopra la traversa, facendo di fatto calare anzitempo su un primo tempo per larghi tratti avaro di emozioni.

Secondo tempo

Dopo l’intervallo, Nunziata mischia le carte cambiando la cabina di regia con l’innesto di Zuccon al posto di Fabbian e inserendo Raimondo e Tongya per Cerri e Faticanti. Le sostituzioni del CT azzurro non cambiano però il canovaccio del match, perché l’Ucraina continua ad impostare meglio, trovando superiorità numerica a centrocampo, e al 52’ estrae dal cilindro il raddoppio grazie alla gemma di Martyniuk, che fa partire una botta mancina dal limite, la quale si infila sotto l’incrocio dei pali. L’ingresso di Fini al posto di un opaco Volpato, al 58’ modifica ulteriormente lo scacchiere azzurro che passa di fatto al 4-3-3: la scelta di rendere maggiormente offensiva la trazione dell’Italia viene però pagata a caro prezzo al 64’ quando, sugli sviluppi di un’azione in velocità nata da un’imbucata centrale, Sikan riceve palla nel cuore dell’area e trasforma un rigore in movimento con un rasoterra preciso. Un tris che complica ulteriormente le cose per gli “azzurrini”, i quali appena 7’ minuti più tardi capitolano ancora una volta, la quarta: la retroguardia italiana, infatti, collassa facendosi cogliere impreparata e lasciando Voloshyn libero di colpire il pallone del 4-0 nel cuore dell’area. Il poker chiude con ampio anticipo ogni discorso e rende il finale pura formalità gestionale per gli uomini di Rotan che addirittura sfiorano la cinquina con il colpo di testa di Krasnopir, finito alto di un soffio all’88’.

Il tabellino

Ucraina U23: Fesiun; Krupskyi, Batahov, Saliuk, Martyniuk; Shostak, Fedor, Veleten, Ruchynskyi; Khlan, Sikan. Italia U21 (4-3-1-2): Zacchi; Zanotti, Ghilardi, Bonfanti, Veroli; Faticanti (dal 46’ Tongya), Fabbian (dal 46’ Zuccon), Ndour; Volpato (dal 56’ Fini); Cerri (dal 46’ Raimondo), S. Esposito (dal 75’ Pisilli). Marcatori: Khlan (31’) Martyniuk (53’), Sikan (64’), Voloshyn (71’). Note – Ammonizioni: Zanotti, Fini, Zuccon.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su