La classifica degli stipendi in serie C. Ingaggi ridotti di 200mila euro. Sono i più alti delle marchigiane
Regina delle spese nel girone è la Spal, seguita dal Cesena e dalla Virtus Entella. Recanatese sotto il milione.
È un’Ancona che per la prima squadra e il suo staff spende, sostanzialmente, la stessa cifra dello scorso anno: l’aveva dichiarato pubblicamente l’amministratore delegato Roberta Nocelli, tempo fa. E i dati sugli ingaggi resi noti negli ultimi giorni sembrano confermarlo: 1,9 milioni di monte ingaggi quest’anno, 2,1 milioni lo scorso anno. La differenza, in sintesi, potrebbe essere ricondotta allo stipendio di Alessio Di Massimo che nella scorsa stagione era il giocatore che costava di più e che è stato ceduto al Gubbio. Le parole di Roberta Nocelli erano state messe in discussione da qualche tifoso, soprattutto sui social, ma i numeri pubblicati relativamente alla stagione in corso sgombrano il campo da dubbi.
L’Ancona, però, viaggia con 10 punti di ritardo su quella dello scorso anno, che aveva chiuso il girone d’andata a quota 31, mentre attualmente i biancorossi hanno 21 punti. La differenza la fanno le scelte effettuate dalla società in questa stagione, l’avvio con Donadel, i tanti giocatori ceduti rispetto al campionato precedente, le prime nove giornate di difficoltà, il ritorno di Colavitto con una squadra, però, costruita non secondo le sue indicazioni. Ma quanto paga l’Ancona sul fronte stipendi è in linea con i costi dell’anno precedente. Il primo confronto, per la stagione corrente, si può fare con il resto delle Marche: 1 milione e 933mila euro l’Ancona a fronte di 1 milione e 257mila la Vis Pesaro, 743mila la Recanatese e 905mila la Fermana: appare evidente che, almeno finora, è la Recanatese, tra le marchigiane, la società che sta spendendo meglio i suoi soldi. Poi quello con le prime del girone: 4 milioni e 946mila euro di monte ingaggi il Cesena, 1 milione e 159mila la Torres – che si guadagna la palma come miglior monte ingaggi in rapporto ai punti in classifica –, 1 milione e 674mila euro la Carrarese, 2 milioni e 863mila il Pescara, 3 milioni e 403mila il Perugia, 782mila il Pontedera, 1 milione e 271mila il Pineto. Tra le big da annoverare anche Spal (7 milioni e 73mila euro, primo monte ingaggi del girone B) e Virtus Entella (4 milioni e 783mila, terzo monte ingaggi del girone), che però finora sono anche le società ad aver speso peggio i propri soldi. Al sud il monte ingaggi complessivamente più oneroso appartiene al Benevento (8 milioni e 950mila, primo monte ingaggi di tutta la C), secondo l’Avellino (6 milioni e 225mila), al nord appartiene al Vicenza (6 milioni e 686mila), al secondo posto la Triestina (6 milioni e 5mila). La società che spende meno di tutta la serie C è la Giana Erminio (636mila euro) che con 30 punti in classifica e il sesto posto nel girone A tra le 58 società prese in esame – escluse le seconde squadre di società di serie A – è quella che ha in assoluto il miglior rapporto ingaggi/punti: spende, infatti, tredici volte meno quello che ha pagato la Spal per ogni punto conquistato finora.
g. p.
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