La grande contesa dei miliardi. Rilancio Uefa, Champions regina

Fino al 2027 più di 800 milioni all’anno in premi ai club della Coppa più importante, la Superlega aspetta

di PAOLO FRANCI -
8 febbraio 2024
La grande contesa dei miliardi. Rilancio Uefa, Champions regina

La grande contesa dei miliardi. Rilancio Uefa, Champions regina

Ok, il premio è giusto. Almeno seguendo il nuovo piano dell’Uefa per la ripartizione dei premi da qui al 2027. E non solo. Il Comitato Esecutivo della Confederazione europea riunito ieri a Parigi ha approvato la Strategia Uefa 2024-30 “Uniti per il successo”. Un piano che indica una direzione chiara e una tabella di marcia che secondo le intenzioni dell’Uefa punta a rendere inattaccabile e più solido il ruolo del calcio in ogni comunità europea, preservando il legame integrale tra il calcio di base e le competizioni d’élite.

Il progetto - anticipato ieri dall’Adnkronos - si basa su settge valori chiave: Rispetto, Uguaglianza, Equità, Apertura, Unità, Integrità ed Eccellenza.

Il Comitato esecutivo Uefa ha inoltre approvato il sistema dettagliato di distribuzione dei ricavi per le competizioni per club maschili 2024-27. Della soglia prevista di 4,4 miliardi di euro, il 10% (440 milioni di euro) è destinato alla solidarietà, il 7% (308 milioni di euro) ai club non partecipanti e il 3% (132 milioni di euro) ai club dei turni di qualificazione. Inoltre, 25 milioni di euro sono riservati alla Uefa Women’s Champions League e alla Uefa Youth League. L’importo netto (al netto dei costi, dei pagamenti di solidarietà e dei pagamenti ad altre competizioni) è ripartito tra i club partecipanti (93,5%) e la Uefa (6,5%). Dell’importo totale disponibile per la distribuzione ai club partecipanti (3,317 miliardi di euro), 2,467 miliardi di euro (74,38%) saranno distribuiti ai club che partecipano alla Champions League (e alla Supercoppa Uefa), 565 milioni di euro (17,02%) saranno distribuiti ai club che partecipano all’Europa League e 285 milioni di euro (8,60%) ai club della Conference League. Il rapporto tra le tre competizioni è stato mantenuto inalterato rispetto al triennio 2021/24o 2021/24.

E’ del tutto evidente come il pensiero corra immediatamente alla guerra del pallone, con la Superlega al centro di una furiosa querelle legale che recentemente ha segnato un chiaro punto a favore dei ’ribelli’. E cioè quanto sancito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea che in sostanza si è pronunciata in favore della creazione di terze competizioni senza incorrere in sanzioni di Uefa e Fifa. Per attirare società nella nuova avventura del pallone, A22 Sports - la società guidata da Bernd Reichart che gestisce Superlega - mette sul piatto una ricca offerta: nei 3 anni in cui il progetto sarà garantito, pari a 15 miliardi di euro, 5 miliardi a stagione, che arriverebbero da diversi fondi di investimento europei e nordamericani.

Danaro che verrebbe distribuito tra le squadre partecipanti, con una sottrazione di circa 400 milioni di euro da destinare al fondo di solidarietà per il calcio dilettantistico e per le entità che non fanno parte del progetto. I 4,6 miliardi di euro annuali per i club e 400 milioni per i dilettanti doppiano di fatto quanto oggi garantisce la Uefa e supera anche quanto quest’ultima garantisce nel prossimo triennio. Almeno stando al progetto Superlega.

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