La Groenlandia vuole essere ‘americana’: almeno nel calcio
La squadra della nazione al centro delle attenzioni dopo le dichiarazioni di Trump chiede da tempo di poter giocare nei tornei nordamericani della Concacaf, pur essendo geograficamente in Europa. Nel 2025 è atteso il via libera
Mentre il mondo guarda improvvisamente alla terra del ghiaccio, al centro delle attenzioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, almeno nel calcio la Groenlandia sarebbe pronta a fare il passo opposto: perché da anni la piccola regione autonoma degli Inuit chiede di essere ‘annessa’ sportivamente al continente nordamericano del pallone. Trump ha incassato un no secco delle autorità danesi sull’annessione del territorio agli Stati Uniti, c’è una parte del popolo del tupilak e tuukkaq’er (simboli di forza, guida spirituale e coraggio presenti sulle nuove magliette della Nazionale di calcio) innamorata del pallone che nel sogno americano ci crede davvero. Lo scorso maggio la Federazione della regione autonoma parte del regno di Danimarca ha voluto accontentare la voglia degli appassionati, richiedendo l’adesione alla Concacaf, organo di controllo del calcio del Nord e Centro America e dei Caraibi. «E’ la giusta opportunità di sviluppo per il calcio groenlandese. Fornirà una piattaforma attiva che consentirà alle squadre di club e alle nazionali di giocare un maggior numero di partite e prendere parte a tornei internazionali» dichiarò in quell’occasione l’allenatore della nazionale maschile Morten Rutkjaer. Si, ma ora bisognerà fare i conti con la realtà e il 2025 potrebbe essere l’anno della verità.
Prima di tutto ci sarà da convincere la Uefa che, in base alle nuove regole, esclude dalle competizioni federali nazionali le selezioni che rappresentano regioni autonome e non Stati pienamente indipendenti. Ma l’isola nordica non ha problemi ad aspettare. Finora, infatti, è stata tenuta fuori da qualificazioni e tornei ufficiali accontentandosi solo di amichevoli, nonostante tra i suoi 57mila abitanti il pallone sia uno degli sport più radicato e di grande successo popolare. Dal 1954 infatti in Groenlandia si disputa regolarmente un campionato che soltanto la pandemia è riuscito a fermare. Certo, la fase finale, con le otto squadre uscite dalle qualificazioni regionali, dura appena una settimana ma vuoi mettere la magia di giocare tra i fiordi e con un panorama mozzafiato? E la passione non si ferma solo al campionato. Nel 2024 la Nazionale groenlandese ha affrontato il Turkmenistan, un “gigante“ se paragonata al territorio danese, perdendo 5-0. Un anno prima invece, al “Torneo delle isole”, aveva perso per 3-2 contro Bermuda, ma era riuscita a strappare un pareggio alle Orcadi.
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