La Recanatese domani a Pineto: "Obbligati a essere quelli del derby"
Il centrocampista Carpani: "C’è da ripetere la prova contro l’Ancona, altrimenti è tutto inutile"
Visti i precedenti con la Recanatese è meglio andarci cauti. I repentini "up and down" delle ultime prestazioni non possono far dormire sonni tranquilli a coloro che hanno a cuore le sorti dei giallorossi, tanto più all’immediata vigilia dell’ennesima finale, domani sera a Pineto.
Carpani, quale squadra vedremo? Quella remissiva e giustamente bastonata ad Olbia o quella combattiva apprezzata sabato scorso ma anche, ad esempio, nella sfortunata trasferta di Perugia?
"Per forza – dice il centrocampista giallorosso autore di 9 reti – quella scesa in campo contro l’Ancona, perché dobbiamo assolutamente dare continuità a quella partita e perché ce l’abbiamo nelle nostre corde. D’altronde, come ha rimarcato l’allenatore, l’ultimo risultato può assumere davvero un valore proprio se riusciamo a confermarlo".
Un match comunque in Abruzzo pieno di insidie a partire dalla loro attitudine, ribadita oramai tante volte, di segnare reti pesantissime negli ultimi minuti.
"Dobbiamo avere, come si suol dire, le antenne alzate dal 1’ al 97’ e comunque sino al triplice fischio perché, contro di loro ed avendo giocatori che conosco benissimo, il gol potenzialmente è sempre dietro l’angolo. Sono indubbiamente una squadra forte, organizzata e nonostante il loro status di matricola non mi sorprendono i 40 punti che sono riusciti ad accumulare".
L’uomo d’oro dei biancoazzurri è stato sino a questo momento Emilio Volpicelli, ex Samb e Matelica, con le sue 11 reti, ma in attacco gente come Njambè (il camerunense in passato anche a Montegiorgio e Castelfidardo), Gambale, Chakir o lo stesso Teraschi, decisivo a Perugia, richiedono un’attenzione massimale, senza dimenticare gli ex che rispondono ai nomi di Marafini e Luca Lombardi.
"L’atteggiamento fa la differenza: sappiamo che non possiamo concederci distrazioni altrimenti è praticamente impossibile fare risultato, questo a prescindere dall’avversario".
Il vostro gruppo comunque non si è mai sfaldato in stagione nemmeno dopo crolli anche clamorosi, per alcuni aspetti.
"Questo perché lo spogliatoio è unito e compatto: siamo tutti ragazzi che ci vogliamo bene e quando sono successi, nel percorso del campionato, questi incidenti, abbiamo cercato di fare una sana autocritica, senza accusarci reciprocamente ma cercando di comprendere a fondo le cause di quanto stava accadendo. Per questo dico che ci sono i presupposti per raggiungere il nostro obiettivo, pur consapevoli delle difficoltà".
Nessuna tabella dunque?
"La nostra tabella è cercare di fare più punti possibilie essendo in questa situazione non possiamo fare molti calcoli".
Morale alto dunque e spirito giusto: se poi questo verrà tradotto in campo, al momento, è solo un auspicio.
Andrea Verdolini
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