La Recanatese sempre più giù. Un’altra prestazione da incubo

Si fa fatica a guardare al futuro con ottimismo dopo la netta sconfitta e i tanti errori commessi a Olbia

19 marzo 2024
La Recanatese sempre più giù. Un’altra prestazione da incubo

La Recanatese sempre più giù. Un’altra prestazione da incubo

E così, in questa tribolatissima stagione, alla Recanatese "riesce" anche l’impresa di far segnare quattro gol, tra le mura amiche, all’Olbia che, prima di domenica, ne aveva realizzati complessivamente otto, nel suo stadio, in tutta la stagione. I galluresi non vincevano dal 28 gennaio, venivano da una striscia di due punti nelle ultime otto partite e nel precedente match interno ne avevano beccati quattro dalla Juve NG. Una tristissima trasferta quindi per i leopardiani nella quale tutti i buoni propositi della vigilia, "abbiamo il fuoco dentro", "siamo determinati e concentrati per raggiungere l’obiettivo", "dobbiamo aumentare il livello ed alzare l’asticella", sono andati clamorosamente a farsi benedire. Una gara approcciata male, interpretata peggio e finita con un fardello pesantissimo perché i limiti di questa squadra sono ormai arcinoti, ma non è tollerabile vedere la totale assenza di agonismo e distrazioni di stampo prettamente "dilettantistico". Il tutto nel contesto di un match che è stato di una modestia tecnica assoluta ma nel quale, ai padroni di casa, è bastato appena un filo di gas, giusto il minimo sindacale, per prendere il largo, approfittando di una collezione di errori che hanno fatto rivivere gli incubi già visti contro Fermana, Pontedera e Rimini e che sembravano caduti nel dimenticatoio. Gestire poi il vantaggio è stato per Ragatzu e compagni un gioco da ragazzi, vista la totale assenza di reazione di una squadra che sembrava rassegnata all’inevitabile. Non possiamo inoltre ipotizzare che una Società che rappresenta un esempio per puntualità e rispetto degli adempimenti possa "assorbire" un match del genere senza, almeno, far sentire la propria voce perché una mollezza del genere non è tollerabile. Totalmente inutile poi fare grandi giri di parole: quando sul groppone si hanno 58 gol subiti, tra l’altro presi in qualche circostanza in modo scellerato, ti cadono davvero le braccia ed anche ai più volenterosi certi stimoli vengono meno. Tutti sarebbero chiamati ad un profondo esame di coscienza perché siamo convinti, nonostante tutto, che sia impossibile che certi giocatori abbiano, improvvisamente ed in modo del tutto repentino, disimparato a giocare al calcio ma, da novembre in poi, richiami, appelli accorati, moniti e quant’altro sono caduti nel vuoto ed onestamente si fa fatica, allo stato attuale, trovare un motivo, soltanto uno, per guardare al futuro con un briciolo di ottimismo.

A proposito: sabato, per il derby contro l’Ancona, è anche "giornata giallorossa" e forse al Tubaldi si vedrà il pubblico delle grandi occasioni. Servirà almeno questo per scuotere una squadra che torna da una doppia trasferta decisiva senza punti, con le ossa rotte e che ad Olbia ha mostrato un encefalogramma praticamente piatto?

Andrea Verdolini

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