La sfida per la salvezza/1. Vis Pesaro ricaricata. La cura Stellone ha guarito la difesa

Il playout fratricida tra Vis e Recanatese si avvicina, con la Vis che arriva più carica dopo due vittorie con il nuovo allenatore. Le squadre si conoscono bene e si prevede una sfida equilibrata, con la difesa che potrebbe fare la differenza.

6 maggio 2024
Vis Pesaro ricaricata. La cura Stellone ha guarito la difesa

Vis Pesaro ricaricata. La cura Stellone ha guarito la difesa

Da Zagnoni a Zagnoni. È il tema che anticipa Recanatese-Vis di domenica prossima (ore 18), andata del playout fratricida. Del difensore è stata l’autorete al Tubaldi che aveva avviato la crisi due mesi e mezzo fa, del difensore è stato il gol che ha dato il vantaggio sulla Juve nell’ultima di campionato (lavoro poi perfezionato da Di Paola), mettendo in qualche modo fine alla crisi. Nel senso che la Vis ha quantomeno dimezzato le angosce centrando l’obiettivo minimo, ovvero il doppio spareggio col vantaggio della posizione migliore. "Sono stati giorni difficili", ha ammesso poi il giocatore modenese, giorni nei quali alla Vis, tra rimpalli, autoreti, sviste arbitrali, su tutto lo psicodramma ricorrente dei minuti di recupero, non ne girava più dritta una. Tante cose sono cambiate da allora, soprattutto è arrivato un allenatore nuovo, capace di portare due vittorie in 4 gare (erano state 6 nelle 34 giornate precedenti); così che i biancorossi arrivano decisamente ricaricati all’appuntamento più importante. Il quinto della storia biancorossa in fatto di spareggi salvezza (fin qui due salvezze e due retrocessioni), il secondo quanto a playout di C, col precedente positivo del 2003-04.

Vis e Recanatese si conoscono bene, per vicinanza geografica e assiduità di confronti: 28 in tutto in campionato e perfetto equilibrio, con 10 vittorie a testa e 8 pari. Tre le sfide in stagione, coppa compresa, con due successi vissini. In campionato, curiosamente, sono state due partite scarne, con l’1-0 reciproco abbastanza episodico. Strano, tra due squadre dalle difese tutt’altro che munite. Ma è su quel fronte che si deciderà il playout. Perché subire gol a questi livelli diventa esercizio difficilmente rimediabile. La Vis è squadra che conclude poco (3,5 tiri in porta di media) ma ha discrete percentuali. Sulle palle inattive poi, quelle che hanno determinato le ultime vittorie, è tra le migliori in assoluto del girone, con 18 centri sui 39 totali; trattasi quasi solo di angoli e punizioni, perché di rigori (2 in tutto) i biancorossi, scarsi frequentatori d’area (ora va un po’ meglio), non ne vedono dalla 15esima giornata. Punto debole: le reti subite nell’ultimo quarto d’ora (13), ma anche qui con Stellone la gestione sembra migliorata.

La forza dei leopardiani è nota, con quasi 30 reti in capo a tre soli giocatori (Sbaffo, Melchiorri e l’incursore Carpani) spesso imprevedibili nelle giocate, assistiti dalla spinta sugli esterni. Bisognerà da un lato tenersi alti e corti per non dare spazio tra le linee, dall’altro non concedere profondità e campo alle spalle. In due parole: ripetere quanto di virtuoso fatto con Perugia e Juve, evitare di lasciare i vuoti (anche mentali) di Vercelli (Sestri). Nella settimana che comincia, e che vede i tifosi già mobilitati, Roberto Stellone dovrà lavorare su questi meccanismi. Sarà interessante, con i rientri dalla squalifica di Mattioli e Peixoto, ben rimpiazzati da Nina e Da Pozzo, vedere quale tipologia di esterni sceglierà. Gara di andata più prudente? Non è detto. Ma ogni allenatore sa (Gasperini docet) che quasi sempre è quella che decide tutto.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su