La storia. Dornetti, compleanno in campo: "Sessant’anni, ma non mollo»

Oggi festeggerà giocando con la sua Lodigiana. Da 43 tornei consecutivi. è sempre titolare.

di ENRICO SALVADORI -
24 marzo 2024
Dornetti, compleanno in campo: "Sessant’anni, ma non mollo"

Dornetti, compleanno in campo: "Sessant’anni, ma non mollo"

Sarà un compleanno speciale oggi quello di Valerio Dornetti. Nel giorno in cui spegne 60 candeline difenderà la porta della sua squadra, la Lodigiana di Brembio (Lodi), nella ventiseiesima giornata del campionato di Seconda categoria lombarda. Quindi il longevo portierone non lascia, ma raddoppia e intende essere in campo anche il prossimo anno, per festeggiare il campionato consecutivo numero 44 della sua eterna carriera. Iniziata nelle giovanili dell’Atalanta e poi proseguita in tutte le categorie passando da Crema, Palazzolo, Codogno e tante altre società. Valerio non è emozionato. "Sento attorno a me tanto affetto – dice – ma quella contro la Vidardese per me è una partita come le circa 1.200 che ho giocato. Sempre da portiere e, sottolineo, sempre da titolare".

Tutti gli chiedono dove trovi l’entusiasmo, il tempo e la voglia di vestire il completino da gioco, indossare i guanti e tuffarsi sui campi di provincia. "Lo sintetizzerei in una sola parola: passione. C’è chi a sessant’anni o anche di più va in bici, fa footing o va in palestra. Io gioco a calcio e anche in un ruolo delicato come il portiere. Ma questa è stata la mia vita anche se il sogno di fare il professionista è svanito. Ci metto tutto me stesso, stringo i denti, ma lo faccio con gioia. La scorsa stagione sono stato in campo 28 partite su 30, in quella in corso sono alla presenza numero 24 a cui vanno sommate 3 in Coppa. L’ultimo campionato l’ho vinto a 51 anni con il Valera Fratta in Seconda categoria. Per me sostenere due allenamenti alla settimana e giocare alla domenica non è un peso. E’ una gioia". Vista l’età, come vuole il regolamento per chi ha superato i cinquant’anni, all’inizio di ogni stagione Valerio Dornetti deve sostenere un esame medico di idoneità più accurato rispetto agli altri giocatori. Accertamenti specialistici accompagnati dagli esami del sangue. Ma lui sin qui ha stupito tutti perché sta veramente bene ed è pronto a continuare a lungo sua sua carriera agonistica.

Ma oggi che cosa succederà?

"Spero che mi festeggino, non so ancora nulla. Forse mi vogliono fare una sorpresa. Ma il regalo più bello per me – conclude Valerio – è essere ancora nel gruppo con tanti ragazzi che ti fanno sentire giovane".

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