Inghilterra-Italia, l’anima azzurra si può ritrovare

Spalletti in missione a Wembley

di LEO TURRINI
17 ottobre 2023
Sabato scorso l'Italia ha battuto Malta 4-0

Sabato scorso l'Italia ha battuto Malta 4-0

Tema: da Wembley a Wembley. Svolgimento: sin troppo banale, nel senso che tutti abbiamo capito quanto e come siano cambiate le cose. Poco più di due anni fa, cioè un’era geologica fa!, abbiamo vinto il titolo europeo nella tana dei Leoni d’Inghilterra. Era l’Italia di Mancini ma anche di Vialli, era una Italia sin troppo facile da amare, bella ma anche fortunata il giusto, spinta da un popolo che pure attraverso i gol voleva lasciarsi alle spalle l’incubo Covid. Cosa sia successo poi, lo sappiamo. Catastrofica è stata la gestione del trionfo inatteso: quella resta la colpa vera del Mancio, poi sedotto dai bonifici bancari provenienti dall’Arabia Saudita. Ma questa è un’altra storia. Da Wembley a Wembley, ventotto mesi dopo siamo qui a turibolare incenso sull’altare di un uomo perbene noto all’anagrafe come Luciano Spalletti. Il ct sta tentando di restituire un’anima, più che una identità, ad un gruppo, quello Azzurro, che gli ultimi due mondiali li ha visti in televisione. Chi stava in prima elementare nel 2018, sarà già al liceo nel 2026, quando se va bene un Mondiale torneremo a giocarlo. E questo rende l’idea del disastro generazionale avvenuto in mezzo alla malinconica indifferenza dei Potenti. Perché non è che la Nazionale sia al centro del sistema chiamato calcio. Brutto da dirsi, d’accordo. Eppure, buono a sapersi. La faccio breve, per non tediare ulteriormente i miei quattro lettori. Quella di stasera è soltanto una tappa. Per Spalletti e per i giocatori che sceglierà di mandare in campo. Anzi, potrebbe forse essere la vera ripartenza.

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