Lazio: Baroni attende i Nazionali e teme per Guendouzi. Leiva racconta il suo arrivo

Trauma contusivo per il francese, da valutare per la Juventus. Il brasiliano parla del suo arrivo in biancoceleste

di FILIPPO MONETTI -
16 ottobre 2024
Matteo Guendouzi

Roma 16 ottobre 2024 - Gli impegni con le varie Nazionali vanno poco a poco scemando, mentre tornano a rinfoltirsi gli spogliatoi e i campi di Formello. La Lazio intanto lavora in campo e prepara una delle partite di campionato più complicate di questo avvio di stagione. Nella giornata di sabato infatti i capitolini voleranno a Torino per affrontare di fronte a un Allianz Stadium tutto esaurito la Juventus di Thiago Motta, formazione imbattuta tra tutte le competizioni e capace di subire appena un singolo in gol in questa Serie A. Nonostante la montagna che sembra trovarsi di fronte, Marco Baroni ha di che essere felice in queste ore. Nella giornata di ieri infatti è stato ufficialmente recuperato Matias Vecino

Nell'allenamento svoltosi ieri infatti il sudamericano era insieme ai compagno, fermandosi per altro per del lavoro extra al termine della seduta regolamentare. Il tecnico ha cominciato qualche esperimento di formazione in vista della trasferta di Torino, ma attende ancora i rientri previsti di oggi degli altri 7 Nazionali, con Mandas già insieme ai compagni. Qualche piccolo brivido però circa i rientranti, perché nella sfida contro il Belgio Mattéo Guendouzi ha rimediato un pestone, che ha causato un trauma contusivo al mignolo del piede. Questa mattina avverranno gli accertamenti, improbabile il forfait, ma il condizionale è d'obbligo. La paura è che possa raggiungere Lazzari in infermeria, quest'ultimo ai box per una lesione muscolare patita nell'ultima gara di campionato contro l'Empoli prima della sosta. Il ritrovo per l'allenamento biancoceleste è fissato per le 11.

Lucas Leiva racconta: "Trasferimento? Sentivo fosse il momento giusto per venire alla Lazio"

Uno dei simboli recenti della Lazio, uno dei grandi ingaggi d'esperienza capaci di ridare lustro ai biancocelesti e portarli in Champions League. Lucas Leiva arrivò nella Capitale nell'estate del 2017 dal Liverpool e sotto la guida di Simone Inzaghi in panchina fece parte dell'ultima formazione laziale, prima di Sarri lo scorso anno, a qualificarsi per la Champions League. Numeri da leader in campo per lui con i capitolini: sono ben 194 tra tutte le competizioni le presenze ottenute, in cui ha realizzato 4 reti e consegnato 12 assist. 

Attualmente il brasiliano, ex Nazionale verdeoro, è ritirato e nella giornata di ieri è stato protagonista della rubrica "My Liverpool Story" sul sito ufficiale dei Reds. Dopo aver raccontato le sue esperienze nel nord dell'Inghilterra, sul finale dell'intervista l'ex giocatore è tornato sul suo passaggio in Italia, raccontando di come il suo passaggio nella Capitale sia arrivato di comune accordo con l'allora manager del club Jurgen Klopp. Ecco il racconto del giocatore.

Il racconto parte addirittura dal 2015, quando il giocatore ricevette un'offerta importante dalla Cina al primo anno di Klopp sulla panchina dei Reds. "A gennaio del 2015 - racconta Leiva - ho ricevuto una grande proposta dalla Cina. Ricordo che un paio di giorni prima della partita contro il Manchester United dissi a Klopp: 'Mi hanno fatto questa offerta. Siamo onesti, sono un sacco di soldi e non sono sicuro di voler giocare qui. Cosa ne pensi?'. Lui mi ha risposto dicendomi che mi capiva, ma non poteva lasciarmi andare perché era arrivato da solo quattro mesi fa e aveva bisogno di me. Mi garantì un ruolo importante e mi diceva sempre di non potermi promettere tutto quello che volevo, ma un ruolo importante sì. Per questo Jurgen mi è sempre piaciuto: è sempre stato molto onesto. 

La Lazio arrivò più tardi racconta Leiva, quando il suo contratto con il Liverpool arrivò nel suo ultimo anno. "Stavo per concludere il mio ultimo anno di contratto con il Liverpool e Klopp mi disse 'L'anno prossimo, se ti arriverà una buona offerta, ti aiuterò'. E così ha fatto. Nel precampionato del 2017 la Lazio mi cercò e in me sentivo fosse il momento giusto di andare via. Nel pomeriggio stavamo volando ver Hong Kong e in mattinata mi era arrivata l'offerta della Lazio. Klopp mi disse di accettarla senza preoccupazioni. È stato emozionante. Io ho pianto e anche lui un po', ma per il rispetto che avevamo l'uno per l'altro".

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