Lazio: contro l'Empoli dimostrazione di forza e spirito

L'analisi del successo biancoceleste contro i toscani

di FILIPPO MONETTI -
8 ottobre 2024
Pedro Rodriguez (a sinistra) e Mattia Zaccagni (a destra) festeggiano sotto la Curva Nord

Pedro Rodriguez (a sinistra) e Mattia Zaccagni (a destra) festeggiano sotto la Curva Nord

Roma, 8 ottobre 2024 – Marco Baroni trova il poker di successi consecutivi e lo fa nel modo più difficile e spettacolare possibile. Difficile parlare di una partita pirotecnica all'Olimpico, ma la realtà è che il 2-1 della Lazio contro l'Empoli è stata una grande prova di forza, una squadra in grande forma che si è dimostrata migliore delle proprie possibilità e che ora può insidiare il vertice del campionato. La pausa arriva probabilmente nel momento sbagliato, quasi a spezzare questo momento magico dei biancocelesti, coinciso per altro con l'inizio dell'Europa League, spezzando ulteriormente i dubbi circa la gestione del doppio parte da parte del tecnico debuttante nelle competizioni continentali.

La grande prova fornita dai ragazzi capitolini fa seguito a quelle viste nelle recenti settimane e nonostante sulla carte l'Empoli non abbia il blasone delle avversarie precedenti, il grande avvio dei toscani non era da sottovalutare. Imbattuti nelle prime sei, il calendario non aveva di certo sorriso ai ragazzi di Roberto D'Aversa, ma già una volta erano usciti con i tre punti dall'Olimpico e puntavano al bis. Il gol iniziale è un colpo di fortuna, ma nella scivolata di Provedel, che toglie al portiere il tempo dell'uscita, c'è il grande merito di Esposito di attaccare lo spazio e sovrastare di testa Romagnoli per il vantaggio toscano. Una dimostrazione dell'aggressività in campo della squadra azzurra.

Dall'altra parte i capitolini reagiscono e sebbene fatichino a trovare grande spazio, la qualità non manca e proprio all'ultimo battito della prima frazione di gara, la girata aerea di testa vale la rete del pareggio. Ci pensa capitan Zaccagni a metterci la firma, con l'aiuto del quinto assist in altrettante partite di Nuno Tavares. L'avvio di ripresa sembra perfetto per chiudere la pratica, ma Castellanos fallisce il rigore, calciando centrale, trovando i piedi di Vasquez e non il fondo della rete. La pressione cresce e alla fine serve Pedro, sull'assist dello stesso Taty, il quale redime in parte il penalty fallito, a realizzare il gol vittoria. Un successo per altro celebrato sulle note dell'omonima canzone di Raffaella Carrà.

In termini numerici le statistiche rispecchiano perfettamente quanto visto sul campo tra le due formazioni. I ritmi di gioco sono stati abbastanza bassi, non a caso si è giocato per appena 53' di calcio effettivo sui 101' totali di gioco. Il 59% di questo tempo, il pallone è stato tra i piedi dei capitolini contro il restante 41% di possesso gestito dagli ospiti. Questo porta la Lazio a completare 360 passaggi (86% di precisione), contro i 218 fraseggi completati dai toscani (74% tasso di conversione). Fa spavento però la disparità dei numeri offensivi in favore dei biancocelesti, quelli che testimoniano le ragioni dietro il successo contro l'Empoli. I padroni di casa infatti tirano per un totale di 16 volte, di cui 6 in porta, mentre sono appena 7 i tentativi totali degli azzurri, di cui solo 2 nello specchio. Anche il dato degli expected goals dà ragione alla squadra di Baroni, per altro rispecchiando perfettamente il risultato finale della partita: sono 2,05 xG quelli accumulati dai biancocelesti, contro gli 0,91 xG degli ospiti.

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