Lazio-Fiorentina 1-2: la rimonta laziale si ferma sul palo, all'Olimpico vince la Viola

Adli e Beltran la sbloccano nel primo tempo, la reazione nel finale con Marusic e il pareggio di Pedro fermato solo dal legno

di FILIPPO MONETTI
26 gennaio 2025
Un'azione di Lazio-Fiorentina

Un'azione di Lazio-Fiorentina

Roma, 26 gennaio 2025 - La Lazio si ferma al palo e la Fiorentina festeggia la prima vittoria del suo anno. Succede di tutto all'Olimpico, dove la Viola si impone per 1-2 al termine di una partita entusiasmante, riaprendo così la corsa al quarto posto. Il primo tempo della viola è perfetto con Adli e Beltran a regalarle il doppio vantaggio. Nella ripresa la reazione laziale e nel finale un turbinio di emozioni: Marusic l'accorcia e poi sfiora il pareggio. Sull'ultima azione poi Pedro ha lo spazio per calciare, ma la fortuna gli volta le spalle, quando il suo mancino si stampa sul palo interno. Fanno così festa i toscani, i quali tornano a -3 proprio dal quarto posto dei capitolini.

Primo tempo

Nessuna sorpresa in casa Lazio, la partita è di quelle importantissime e Baroni si affida alla squadra migliore a sua disposizione, con una sola piccola differenza. Davanti a Provedel ci sono Romagnoli e Gila, con Marusic a destra e Pellegrini a sinistra, quest'ultimo al posto dell'infortunato Nuno Tavares. Piccola sorpresa in mediana, non c'è Rovella al fianco di Guendouzi, con il francese c'è Dele-Bashiru a dare un'impronta più fisica al centrocampo. Confermato l'attacco con Isaksen, Dia e Zaccagni alle spalle di Castellanos. Cambia modulo invece Palladino a caccia di una reazione dopo l'avvio complicato di 2025. Davanti a De Gea c'è la coppia Pongracic e Ranieri, con Dodò a destra e Gosens a sinistra. Folorunsho agisce come mezzala al fianco di Adli e Mandragora. Beltran e Gudmundsson ci sono, mentre parte dalla panchina Sottil. Neanche a dirlo il centravanti è Kean in casa viola.

Parte forte la Lazio nel tentativo di replicare le ottime partenze delle ultime uscite, dove sono sempre riusciti a dare un'impronta fin da subito alla gara. Castellanos e Marusic sono i primi a mettere un pizzico di pepe alla gara, ma i loro tentativi non fanno paura a De Gea. La Fiorentina non si fa però intimidire, al contrario reagisce e lo fa alla grandissima. Il primo tentativo di Gudmundsson, nato da un recupero alto, è fuori dallo specchio della porta, ma è un avviso importante, perché all'undicesimo un altro recupero alto della Viola porta al vantaggio toscano. Marusic perde un possesso pigro e Beltran lancia Gosens sulla sinistra. Il tedesco arriva sul fondo e mette in area, dove arriva Adli a rimorchio e al volo batte Provedel: è 0-1 Fiorentina

La rete dà fiducia ai ragazzi di Palladino, galvanizzati da un gol prezioso. Sale così la pressione da parte dei toscani e in tempo davvero breve riesce anche a trovare il vantaggio. Il minuto è il 17' quando i toscani combinano per una stupenda azione corale: da Pongracic alla sovrapposizione di Dodo, passando per il tocco di Folorunsho. Il brasiliano sfida sul fondo e mette in area per il movimento di Beltran, il quale attacca il solo palo e di testa realizza il raddoppio per la Fiorentina. Due reti a sei minuti di distanza l'una dall'altra, furibondo Baroni in panchina, la sua Lazio è alle corde.

Prova a scrollarsi di dosso l'avvio complicato la squadra di casa. I capitolini alzano il proprio baricentro e provano a rinchiudere negli ultimi metri gli avversari. La formazione di Palladino si chiude bene però e concede spazi veri solo da fuori area. Ci prova Pellegrini sull'ennesima respinta della retroguardia avversaria, ma il suo tentativo è fuori misura. Non è la quantità delle occasioni della Fiorentina a fare paura, ma la loro qualità. Ogni volta che i toscani arrivano negli ultimi venti metri laziali, creano sempre qualcosa e al 34' arrivano a centimetri dal tris. Ancora Dodo a sfondare sulla destra, cross sul secondo palo per Kean e rovesciata di Gudmundsson sulla torre dell'azzurro. Provedel è battuto, ma la girata dell'islandese si stampa sul palo e torna in campo.

Pericolo scampato per la Lazio, la quale ha la chance nel finale di tempo di accorciare le distanze prima di fine primo tempo. Al 38' l'angolo di Zaccagni crea una mischia furibonda dove De Gea non esce, ma ci pensa Gosens a fermare l'inserimento di Dia, il quale stava cercando di spingere il pallone in fondo al sacco. I biancocelesti gestiscono il possesso, ma non riesco a rendersi ulteriormente pericolosi, così dopo due minuti di recupero termina la prima frazione di gara, il punteggio è quello di 0-2 per la Fiorentina.

Secondo tempo

Nell'intervallo Baroni si gioca ben due cambi, vuole più sostanza ed esperienza in campo, entrano così Rovella e Pedro per Dele-Bashiru e Isaksen. Conferma invece l'undici iniziale Palladino. La Lazio prova con un intenso forcing iniziale a rimettere in piedi una partita complicata. Proprio come nel primo tempo però i biancocelesti mettono bene sotto pressione la squadra avversaria, senza però riuscire a mettere in difficoltà De Gea. Tutti i palloni giocati in area vengono in qualche modo respinti dalla retroguardia toscana. Questo offre alla Fiorentina la chance, con il passare dei minuti, di riprendere nuovamente campo e tornare a mettere in difficoltà la retroguardia avversaria, alleggerendo così la pressione sulla propria retroguardia.

Si gioca il primo cambio al 63' Palladino, con l'ingresso di Comuzzo per Adli, durante la sostituzione però viene ammonito e poi espulso il centrocampista francese per comportamento antisportivo; la partita però riprende in parità numerica. In contemporanea nella Lazio entra Hysaj per Pellegrini. Qualche istante dopo questa azione i biancocelesti hanno forse la migliore occasione fin qui della loro partita. Cross di Zaccagni per il taglio di Dia, il quale ostacola De Gea, senza però commettere fallo. Il portiere spagnolo non blocca, con il pallone che gli rotola alle spalle e per pochi millimetri non finisce in porta, poi spedito da un difensore poi in corner.

La partita entra nei suoi ultimi venti minuti con ben due cartellini gialli in pochi secondi, i primi sul campo di gara: prima Dodò per perdita di tempo, poi Mandragora per aver fermato il contropiede, finiscono sul taccuino dei cattivi di Sozza. Altri due cambi in casa viola qualche istante dopo queste ammonizioni: entrano Parisi e Sottil per Dodò e Gudmundsson. La risposta di Baroni arriva all'80' con l'ingresso di Noslin per Dia.

Il finale di gara è intenso e ricco di emotività, per coprirsi Palladino aggiunge atletismo in campo con Richardson dentro per Folorunsho. Baroni invece spinge in avanti i suoi e dopo il controverso pallone dentro-fuori su calcio d'angolo, dove arriva il giallo per Pedro, arriva la rete che ridà speranza alla Lazio. Cross in area di rigore su punizione di Zaccagni, serie di tocchi in area e alla fine colpo di testa di Marusic, su cui De Gea non riesce a respingere fuori dalla porta ed è 1-2 all'Olimpico.

La Lazio insiste, il recupero da sei minuti viene prolungato dalle continue interruzioni. Marusic dal limite dell'area ci riprova con un bellissimo destro a giro dal limite dell'area, ma vola De Gea a deviare in angolo con una parata super, mentre i due allenatori vengono espulsi rispettivamente uno prima e uno dopo questa occasione. La Lazio sull'ultimo pallone al 98' ha la chance del pareggio, ma con il portiere viola immobile, il mancino di Pedro si stampa sul palo interno, con la sfera a galleggiare su tutta l'area di porta, prima di uscire di pochi millimetri dall'altro lato. La partita termina così dopo mille emozioni: all'Olimpico la Fiorentina ottiene la prima vittoria del suo 2025, mentre si ferma di nuovo in casa una Lazio generosa, ma poco fortunata nel finale.

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