Lazio, Kozak: "Alla Lazio ho lasciato il cuore. La finale contro la Roma..."

Il centravanti ceco racconta la sua storia in biancocelesti

di FILIPPO MONETTI -
10 luglio 2023
Libor Kozak

Libor Kozak

Roma 9 luglio 2023 - Libor Kozak ha lasciato il cuore a Roma. Centravanti dall'impatto fisico imponente, ha passato la bellezza di cinque anni (quattro più un anno di prestito al Brescia in Serie B) con l'aquila sul petto. Uno dei protagonisti dei biancocelesti di inizio anni 2010, che con la Lazio ha avuto l'occasione di vincere ben due trofei. Il giocatore si è raccontato ai microfoni di Radiosei partendo dalla sua esperienza personale, da giocatore ormai esperto che è ancora in attività nel proprio paese. “Sto ancora giocando - dice l'ex nazionale ceca - qui in Repubblica Ceca. Ho avuto qualche problemino in questa stagione, credo che il ritiro sia vicino. L’infortunio con l’Aston Villa mi ha lasciato grande rammarico. Stavo giocando in Premier e in Nazionale, ora però l’ho superato. L’ho preso come una sorta di lezione di vita, sono andato avanti e in patria sono tornato a far bene”.

Il giocatore ha poi parlato del suo approdo in biancoceleste. Un grande salto in avanti di carriera quando ancora non aveva compiuto vent'anni. “Sono venuto alla Lazio dalla seconda divisione ceca, il salto fu grande. Ero un ragazzo con tanta voglia, vivevo giorno per giorno e poi piano piano sono salito in prima squadra dalla Primavera. Sono cresciuto come uomo e come calciatore. E’ difficile trovare un solo momento alla Lazio. Era uno spogliatoio bello e unito e quando sono tornato da Brescia ho cominciato a prendere minuti. Ricordo il gol vincente con la Fiorentina, quello fu un punto di svolta che mi ha dato tanta fiducia. Legai con tutti, il gruppo era solido. Era come stare in famiglia. Miro Klose era da studiare, tutte le cose che faceva in campo e fuori erano da professionista esemplare. Ledesma e altri, insomma, è difficile fare solo un nome”.

Si è poi parlato del 26 maggio, quando i biancocelesti batterono in finale di Coppa Italia i rivali cittadini della Roma. Un superderby che incoronò vincenti i ragazzi allora guidata in panchina da Petkovic. Il giocatore in panchina non prese parte all'incontro ma era presente a bordo campo quando Lulic abbatté i rivali cittadini. “Il 26 maggio era una partita tutta da vivere. Prima della partita c’era una tensione incredibile, ho visto quasi tutti i compagni nervosi. La gara era troppo importante. Ripensandoci, mi ha fatto tanto piacere rivedere i compagni il mese scorso contro la Cremonese. Il ritiro fu la scelta giusta, la pressione era troppo alta”.

Il centravanti classe 1989 ha poi raccontato del proprio trasferimento in Premier League e della sua esperienza. “Il fatto che mi fischiavano fallo molto spesso mi ha spinto ulteriormente verso la Premier, all’epoca. Fu un fattore limitante per me, per il mio gioco. Gli arbitri mi presero di mira e questo non è il massimo per concentrarsi, ti condiziona. Il mio gioco mi porta ad usare il corpo”.

L'intervista dell'attaccante della Repubblica Ceca si è conclusa parlando dell'attuale allenatore dei biancocelesti. Quel Maurizio Sarri che contro ogni pronostico ha regalato al presidente Claudio Lotito, alla Lazio in generale e ai suoi tifosi il suo miglior piazzamento in campionato dallo scudetto di Sven Goran Eriksson. "Seguo ancora la Lazio perché a Roma ho lasciato il cuore. Sono contento di quanto è stato fatto nell’ultimo campionato e della Champions. Sarri è un grande allenatore, si vede il suo gioco e la sua identità. Quando i ragazzi fanno quello che vuole la squadra gira perfettamente. Credo che si possa andare avanti in Champions e io sicuramente la seguirò”.

Mercato bloccato, il presidente Lotito rassicura: "La Lazio verrà rinforzata"

È iniziato sottotraccia il mercato per la Lazio. Agli squilli di tromba delle avversarie dirette Milan, Inter, Juventus e Roma, che negli ultimi giorni si sono date battaglia sul mercato a suon di annunci, ha fatto scalpore l'assordante silenzio sul fronte degli acquisti da parte dei biancocelesti. Una situazione di stasi che non fa preoccupare, per ora, ma quanto meno sollevare qualche sopracciglio e suonare qualche piccolo campanello d'allarme.

Per smorzare i toni però è arrivato il patron laziale in prima persona che cerca di allontanare i cattivi pensieri riguardanti il calciomercato. "La Lazio verrà rinforzata: cominciamo da qui - dice il presidente Claudio Lotito - Arriveranno elementi funzionali per aumentare la competitività del gruppo, avremo una rosa più larga. Sappiamo quello che dobbiamo fare, ne abbiamo parlato. Anche con Sarri. Poi è chiaro che nella Lazio decido io e firmo io. Ho una rosa di nomi per ogni ruolo che dobbiamo coprire, con varie alternative. Sceglierò chi prendere, ma su una questione non ci sono dubbi: i giocatori arriveranno, come sempre. Sa quanti ne ho presi l’anno scorso? Quattordici. Sono pochi?". Una domanda retorica importante per concludere il proprio intervento che cerca così di scacciare chi teme questo immobilismo di mercato biancoceleste.

Ipotesi Napoli per Milinkovic-Savic, Joao Pedro alternativa a Marcos Leonardo?

Se da una parte c'è Luis Alberto, pronto a rinnovare il proprio matrimonio con la Lazio, prolungandolo fino al 2027, c'è chi invece ha la valigia pronta da tempo e non vede l'ora di cimentarsi con una nuova avventura. Sergej Milinkovic-Savic ha il contratto in scadenza nel 2024 e Lotito vuole cederlo in questa sessione per evitare di perderlo a zero la prossima estate. Il presidente laziale chiede 40 milioni di euro, con la Juventus che lo tenta da diverso tempo ma non ha ancora trovato l'offerta giusta per ottenere il sì del club laziale. 

Alla finestra per il giocatore c'è però la suggestiva ipotesi Napoli. Al momento si tratta più di una tentazione che non di un reale sondaggio con possibile offerta. L'intreccio di mercato però è possibile, con Zielinski che potrebbe seguire il percorso inverso a quello del serbo, vista la grande stima che Sarri prova per il polacco. Il centrocampista partenopeo ha un solo anno di contratto con il Napoli, proprio come il sergente laziale, ma a differenza di quest'ultimo ha già dato disponibilità a rinnovare al ribasso rispetto ai 4 milioni di euro che percepisce con l’attuale accordo in essere.

Intanto in attacco si valuta un nuovo nome. Tra Marcos Leonardo e Amdouni spunta Joao Pedro per l'attacco della Lazio. Un cavallo di ritorno per la Serie A, con l'ex Cagliari, oggi al Fenerbahçe, che sarebbe stato proposto al club biancoceleste come vice-Immobile e potrebbe rappresentare un profilo ideale per il gioco di Maurizio Sarri viste le sue spiccate doti tecniche.

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