Nuno Tavares: "Alla Lazio mi sento già a casa. Ho scelto qui insieme alla famiglia"

Le prime parole del giocatore portoghese con la maglia biancoceleste. “Il modo migliore per esaltarmi è giocando un bel calcio divertente"

di FILIPPO MONETTI -
17 luglio 2024
Nuno Tavares (al centro) con la maglia della Nazionale portoghese

Nuno Tavares (al centro) con la maglia della Nazionale portoghese

Auronzo di Cadore 17 luglio 2024 - A poco più di 24 ore dall'ufficialità del suo arrivo, Nuno Tavares, nella giornata di ieri ha anche proferito le prime parole da giocatore del club biancoceleste. Il giocatore è arrivato in prestito con obbligo di riscatto condizionato dal valore di 5 milioni di euro, più una percentuale del 20% sulla futura rivendita del giocatore, con contratto fino al 2029 in caso di avvenuta permanenza nella Capitale. Ecco dunque le prime parole del difensore lusitano da giocatore laziale, rilasciate a Lazio Style Channel, il canale ufficiale del club capitolino.

Il video di presentazione del giocatore è raccontato interamente dal giocatore, il quale comincia presentandosi e parlando di come abbia scelto la squadra e della sua amicizia con Matteo Guendouzi. "Il mio nome è Nuno Tavares e sono un giocatore della Lazio. Mi sento molto bene, ho capito da subito che questo è un grande club. Sono abbastanza sorpreso di quanto mi senta già a casa. Sono in un grande club che lotta per il titolo e questa è la cosa più importante. Sono qui per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi.. Volevo un nuovo progetto nella mia carriera, ne ho discusso con la mia famiglia e con i miei agenti. Abbiamo valutato tutte le opzioni a nostra disposizione e insieme abbiamo deciso di accettare questa nuova sfida. Conosco Guendouzi dai tempi di Marsiglia, non ci eravamo incrociati all'Arsenal. Avevamo instaurato un buon rapporto insieme e siamo rimasti in contatto, con lui ho parlato anche della Lazio, mi ha spiegato tutto e così è stato più facile scegliere questa squadra".

Il giocatore ha anche raccontato le ragioni dietro la scelta del numero 30 come casacca: "Ho scelto il numero 30 non per un motivo in particolare, semplicemente è un numero che mi piaceva. Perché il 71 su Instagram? È stato il mio primo numero da professionista al Benfica, è questa la ragione". Nessun giocatore preferito, solo alcuni punti di riferimento per la carriera per il portoghese: "Non ho un idolo. Mi ispiro a calciatori come Cancelo e Alaba".

Da osservatore a parte del gruppo, Tavares confessa di aver seguito alcune delle partite dei capitolini: "Nella scorsa stagione ho visto diverse partite della Lazio, in particolare quando è arrivato Matteo (Guendouzi) all'inizio. Poi ancora di più quando è arrivato Igor Tudor. Ho visto la partita di Coppa Italia contro la Juventus, il derby con la Roma e alcune partite di Champions League".

Riguardo alle sue qualità individualità, il giocatore si definisce “un difensore a cui piace giocare il pallone, non soltanto correre e inseguire la palla. Il modo migliore per esaltarmi è giocando un bel calcio divertente". Non solo campo però, il terzino ha anche raccontato le sue passioni al di fuori del rettangolo verde: "Suono il violoncello da quando andavo a scuola, guardo l'NBA e mi piacciono sia le partite, sia il loro modo di vestire, il loro look. Presto molta attenzione all'abbigliamento, mi piace essere alla moda. Il mio giocatore preferito di basket è LeBron James, lui è il King, il numero uno in assoluto".

L'intervista di Nuno Tavares si è conclusa con un saluto ai tifosi e una dichiarazioni di intenti importanti in vista del futuro. "Sono molto felice di essere in questo club, ho capito da subito che i tifosi sono fantastici. Trasmettono grande passione alla squadra e da me possono aspettarsi che darò tutto per aiutare la Lazio a fare grandi partite e a vincere insieme".

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