Lecce-Lazio 1-2: Taty e Marusic gol da tre punti, ma che fatica contro i salentini

I ragazzi di Giampaolo la perdono nel finale, dopo aver giocato un tempo intero in inferiorità numerica

di FILIPPO MONETTI
21 dicembre 2024
Esultanza di Adam Marusic e Nicolo Rovella dopo i gol della vittoria

Esultanza di Adam Marusic e Nicolo Rovella dopo i gol della vittoria

Lecce 21 dicembre 2024 – La Lazio deve dare fondo a tutte le proprie risorse, ma alla fine riesce a trionfare. Al Via del Mare i biancocelesti hanno ragione di uno splendido Lecce, che combatte colpo su colpo, salvo poi cadere nel finale per 1-2. I capitolini la sbloccano nel primo tempo grazie al rigore trasformato da Castellanos, con Guilbert a incassare anche il cartellino rosso per il salvataggio di mano sulla linea. Nella ripresa la pareggia con un super gol Tete Morente, ma a tre minuti dal novantesimo Marusic rovina la festa salentina, realizzando il gol del definitivo 1-2. Si dispera Giampaolo per la doppia occaisone fallita dai suoi nei minuti di recupero, compresa la traversa di Kaba. I tre punti ridanno subito ritmo alla corsa della Lazio, ora affiancata all'Inter al terzo posto, i salentini invece non riescono ad uscire dal folto gruppo appena fuori dalla zona retrocessione.  

Primo tempo

Per la sfida contro la Lazio, Giampaolo conferma in larga parte le previsioni della vigilia. Nella linea davanti a Falcone allora spazio a Baschirotto e Jean al centro, con Guilbert e Dorgu sulle corsie a completare il reparto. In mediana Berisha vince il ballottaggio con Ramadani e affianca Coulibaly e Rafia in mediana. In attacco Kristovic fa da riferimento centrale supportato Pierotti e Morente. Per la sfida contro la sua ex squadra Baroni riabbraccia Castellanos al centro dell'attacco, mentre Isaksen, Dia e Zaccagni sono la linea di trequarti. In mediana Rovella e Guendouzi dettano i tempi, mentre in difesa è recuperato Romagnoli, al centro del reparto con Gila, mentre Lazzari e Tavares completano la linea davanti a Provedel.

Partono forte i biancocelesti, subito aggressivi con la pressione alta e le rapide discese nella metà campo salentina. Ci mettono solo 6 minuti i capitolini a scaldare i guanti a Falcone, il quale deve respingere il tentativo di Lazzari sul suggerimento del collega sulla fascia opposta Tavares. Il portoghese mette un ottimo pallone a rimorchio per il tentativo del classe 1993, ma è attento l'estremo difensore del Lecce. Non sarà la prima volta da protagonista in questo match per l'estremo difensore con il numero 30. Il Lecce però non è arrendevole e quando riesce a vincere la resistenza dlla mediana laziale, sa rendersi pericoloso in attacco. Al 15' arriva anche la prima chance dei padroni di casa: ci prova Tete Morente in girata dopo il calcio d'angolo inizialmente respinto alla difesa lazaiale; attento Provedel a respingere con i pugni il tiro potente ma centrale.

La Lazio però cresce e superata la metà del primo tempo diventa una presenza sempre più minacciosa nella metà campo salentina. Al 26' è Isaksen che di testa sembrava poter superare Falcone, ma Coulibaly fa da scudo al proprio portiere. Tre minuti più tardi invece ci pensa lo stesso Falcone a rispedire al mittente il tentativo ancora del danese, servito da un magnifico passaggio alto e filtrante di Castellanos tra le maglie dei difensori. Il Lecce fatica sempre più a trovare spazio e le uscite nella metà campo laziale si fanno sempre più sporadiche.

Gli ospiti sembrano poter cedere un pizzico il passo nel finale di tempo, con una piccola flessione negativa nella performance. I giallorossi salentini riprendono campo dopo aver sofferto nei primi 30-35 minuti di prima frazione e sembrano anzi poter addirittura creare qualche pericolo nel finale di tempo. È solo un'impressione perché proprio allo scadere di primo tempo arriva il vantaggio degli ospiti. Al 42' è super Falcone a salvare su Castellanos, ma tre minuti più tardi arriva la rivincita dell'argentino. Il Taty prima sbatte contro un'altra parata dell'estremo difensore leccese, ma sulla respinta sembra trovare la porta, con il solo Guilbert a fermare il tentativo: la palla è salva sulla linea ma il tocco del difensore è con la mano e allora è cartellino rosso e calcio di rigore per i biancocelesti. Dal dischetto si presenta lo stesso Castellanos, il quale spiazza il portiere avversario e realizza il gol del vantaggio. È 0-1 per la Lazio proprio sul finale di tempo, mentre il Lecce è sotto di un gol e un uomo, con Manganiello a fischiare l'intervallo pochi secondi dopo l'esultanza del sudamericano.

Secondo tempo

Nessun cambio all'intervallo, le due squadre riprendono con gli stessi ventuno protagonisti del primo tempo, vista l'espulsione di Guilbert. La Lazio parte con l'obiettivo di gestire il ritmo e il risultato, ma l'avvio sprint dei salentini rovina i piani dei biancocelesti, rimettendo anche in discussione la partita. Al 50' infatti sugli sviluppi di un calcio d'angolo per il Lecce, Guendouzi respinge il primo tentativo al volo di Dorgu, ma sulla ribattuta anche Tete Morente si coordina e calcia splendidamente: ne esce un bolide che viaggia a pochi centimetri da terra, fino a insaccarsi all'angolino alla sinistra di Provedel. A sorpresa è 1-1 al Via del Mare, grazie a un gol meraviglioso da parte dello spagnolo. 

Colpita a freddo e a sorpresa la Lazio, prova a reagire subito, ma Falcone è attento e non riscontra particolari problemi per la sua porta. Giampaolo vuole mantenere il pareggio ritrovato e al 60' si gioca i primi cambi della sua partita: entrano Pierret e Rebic, lasciano il campo Rafia e Kristovic. Gli ospiti chiaramente provano ad alzare il ritmo per sfruttare al massimo l'uomo in più e al 63' Dia troverebbe anche la rete del pareggio, ma l'azione è viziata da un fuorigioco a inizio azione di Castellanos. Baroni registra il momento di confusione dei suoi ragazzi e prova ad aggiungere esperienza con l'inserimento di Pedro proprio per Dia.

Aumenta l'agonismo in campo, ma calano le occasioni da gol. Arrivano così anche gli ammoniti con Dorgu e Rebic a finire sul taccuino dei cattivi di Manganiello, nel mezzo anche altre due sostituzioni di marca laziale: gli ingressi di Luca Pellegrini e Tchaouna per Nuno Tavares e Isaksen. Si entra così negli ultimi dieci minuti di gara, con il primo cartellino del match anche per la Lazio, proprio il neo entrato Tchaouna a prendere il giallo, un'ammonizione che anticipa gli ingressi di Noslin e Marusic, per Zaccagni e Lazzari. La confusione in casa laziale è evidente: non si riesce a far fruttare la superiorità numerica, complice una manovra offensiva mal gestita.

La Lazio attacca a testa bassa nei minuti conclusivi della gara e sembra ogni volta sbattere contro il muro salentino, ma al minuto 87 riesce a farlo capitolare.

Sulla sinistra batte l'angolo Pedro: la difesa respinge e ci prova al volo Pellegrini sulla ribattuta, ma risponde presente Falcone. L'azione prosegue con una nuova chance per Pedro, il quale sfonda a sinistra e mette in area. Morente allontana, ma al volo si coordina Marusic e in diagonale trafigge il Lecce: esplode la gioia della Lazio per l'1-2 arrivato a pochi secondi dal novantesimo. Durante i sei minuti di recupero i giallorossi ci provano con coraggio, ma c'è la traversa a negare il pareggio a Kaba, con Pierotti poi a fallire il tap-in potenzialmente vincente.

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