L’evento. La battaglia contro i tumori nel nome di Vialli
Convegno a Cremona sullo studio della malattia. La famiglia: "Quante iniziative. per ricordare Gianluca".
La due giorni di un congresso scientifico di profilo internazionale e insieme la grande eredità di Gianluca Vialli, campione e gentiluomo, persona generosa. Il convegno “Update on a Pancreas Cancer. The Gianluca Vialli legacy“ si è sviluppato in tre luoghi simbolo di Cremona: il Teatro Filodrammatici, l’Auditorium Arvedi del Museo del Violino e Palazzo Trecchi. Due giorni dedicati alla memoria di Vialli nella sua città natale e allo studio del tumore al pancreas che strappò la vita al campione, il 5 gennaio del 2023, a Londra. Il convegno era promosso dal professor Gian Luca Baiocchi, ordinario di chirurgia generale all’Università degli studi di Brescia e direttore dell’Unità operativa complessa di chirurgia generale dell’Asst di Cremona. "Il senso generale del convegno - dice Baiocchi - è stato quello di un avvicinamento tra medici, ricercatori e popolazione civile. Il secondo motivo era di carattere divulgativo. Il tumore al pancreas, con il tumore al cervello, è quello che ancora oggi si caratterizza per una elevatissima mortalità. Ecco l’importanza che venga non solo studiato dagli esperti ma anche conosciuto dall’opinione pubblica e di un testimonial eccezionale come Vialli. Il convegno ha avuto un carattere interdisciplinare, ha coinvolto tutte le figure professionali interessate alla patologia del pancreas: chirurghi, oncologi, nutrizionisti, radioterapisti, radiologi, esperti di terapia del dolore, anestesisti e rianimatori, endoscopisti, biologi molecolari, radiologi interventisti". "Come famiglia - dice Giovanni (Nino) Vialli, il fratello di otto anni maggiore di Gianluca - abbiamo partecipato con grande commozione. Le iniziative in ricordo di Luca continuano a susseguirsi. Luca Dal Monte, autore di una biografia di Enzo Ferrari, sta pubblicando quella di Luca. È nelle librerie “Le cose importanti“, scritto da Marco Ponti e Giandomenico Baccalario. Ponti è stato il regista di “La bella stagione“, il film tratto dal libro scritto da Luca e da Roberto Mancini sullo scudetto alla Sampdoria. Durante la lavorazione erano stati raccolti dalla viva voce di Luca racconti, interviste, testimonianze. Di lì è nato il libro. Neppure noi familiari ci aspettavamo tanto fervore di commemorazioni, intitolazioni, incontri. Tutto questo ci rende felici. La commozione si è rinnovata ieri durante l’evento al Museo del Violino, grazie alla partecipazione di amici ed ex compagni di squadra di Luca che hanno portato la loro testimonianza diretta e raccontato piacevoli aneddoti".
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