Marani elogia la Recanatese: "Ecco un esempio da seguire"

Il presidente della terza serie: "Qui c’è un forte legame tra imprenditoria, sport e territorio"

11 ottobre 2023
Marani elogia la Recanatese: "Ecco un esempio da seguire"

Marani elogia la Recanatese: "Ecco un esempio da seguire"

Matteo Marani, presidente dal febbraio scorso della Lega Pro, a "tutto campo", sui problemi di una categoria troppo spesso, suo malgrado, sotto i riflettori. Nel suo percorso di giornalista ha maturato molteplici esperienze che gli consentono di avere una visione forse più innovativa, sicuramente meno ancorata a certi schemi e d’altronde le società sentivano l’esigenza di un nuovo corso. Il dirigente sportivo bolognese, 53 anni, si è assunto insomma una "gatta da pelare" non priva di complessità, anzi… In primis come si sta procedendo verso questo obiettivo, reclamato ed invocato da tutti, della sostenibilità? "È una strada lunga e complessa, però mi sembra che in questo periodo la C stia dando dimostrazione di grande voglia di reagire, di provare a fare delle cose nuove. Da quest’anno siamo su Sky che ci permette di aumentare la visibilità. Pochi mesi fa abbiamo avuto l’iscrizione di una nuova seconda squadra (l’Atalanta U23 ndr) e ci sono aziende importanti che si stanno avvicinando a questo campionato. A volte c’è stata forse una percezione troppo bassa della nostra realtà fatta di 60 piazze con potenziali 14 milioni di persone coinvolte: forse è tutto un movimento che deve essere guardato con occhi diversi".

Lei è stato lunedì pomeriggio a Recanati per i 100 anni del club giallorosso: una ricorrenza caratterizzata, tra le altre cose, dalla massiccia presenza dei ragazzi e delle ragazze del vivaio. Magari rischia di essere una banalità ma quel rilancio della C, auspicato nel suo programma, forse non può non passare dal rafforzamento dei vivai.

"Credo che sia inevitabile. I nostri club ma il futuro in generale del calcio italiano passa attraverso i giovani e dobbiamo aiutare le società. Anche dal punto di vista normativo le ultime leggi non le hanno agevolate. C’è anche un tema sociale e leggendo con grande attenzione il libro celebrativo della storia della Recanatese mi ha colpito il passaggio di qualche anno fa sull’Itis, scuola che rischiava di scomparire e che invece è stata rafforzata e rilanciata grazie all’impegno di Adolfo Guzzini. È il legame forte che si deve creare tra imprenditoria, sport e territorio. È un piccolo ma importante laboratorio quello di Recanati, da seguire con attenzione".

Nelle stanze dei bottoni della Figc la terza serie è vista come una sorta di anello debole?

"Non lo so, onestamente non credo. Se qualcuno lo pensasse sbaglia di grosso ed eventualmente glielo faremo comprendere. Io ho accolto questa sfida di fare il presidente dalla C perché credo nel potenziale di questo campionato. Tanti di noi, occupandosi di calcio, hanno iniziato a questi livelli: c’è un radicamento fortissimo ed una passione enorme. Non dico che non ci sia nelle categorie superiori, ma questi fattori rappresentano l’energia vera di tutto il nostro movimento. Abbiamo città metropolitane con centinaia di migliaia di abitanti e realtà molto più piccole e questo rappresenta davvero un unicum".

Andrea Verdolini

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