Mentre la Figc vieta la partecipazione alla Superlega. Stop agli sgravi sugli stranieri
Nessuna proroga dal governo per il decreto crescita. Esulta la Lega di Salvini:. "Puntiamo sugli italiani".
Mentre la Figc, sull’onda di Premier e Ligue 1, blinda con i regolamenti il divieto di accesso alla Superlega (nell’ultimo Consiglio Federale è stato approvato il nuovo sistema di Licenze Nazionali 2024-2025 che richiede ai club l‘impegno “a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute da FIFA, UEFA e FIGC“), il governo fa una scelta che avrà ripercussioni anche sul mercato che sta per riaprirsi, con la bocciatura del decreto crescita e degli sgravi fiscali a chi acquista giocatori provenienti dai campionati esteri.
"Non è stata fatta una deroga. Se ne è parlato, ma poi si è deciso di non fare nulla", ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani al termine del consiglio dei ministri, ieri a Palazzo Chigi. La discussione a quanto risulta è stata anche accesa, il governo alla fine ha scelto di mantenere la stretta che scatterà da gennaio. Soddisfatta la Lega (quella di Salvini), che definisce "immorali" gli sconti e invita a investire sui "giovani italiani e non su stranieri strapagati che peraltro sono spesso scarsi". La Lega di Serie A invece si dice "stupita e preoccupata, questa decisione avrà l’effetto contrario a quello voluto".
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