Milan, Fonseca al capolinea: pronto Conceiçao
Il pareggio contro la Roma potrebbe costare il posto al tecnico rossonero, espulso per proteste: “Ma io ho la coscienza a posto”. L’ex allenatore del Porto è atteso a Milano e avrebbe già un’intesa per sei mesi con il club

Sergio Conceiçao
"Non ho paura di niente, ho la coscienza tranquilla". Paulo Fonseca era solo anche in conferenza stampa dopo la partita che il suo Milan ha pareggiato contro la Roma, solo ad affrontare le voci insistenti sul suo esonero. "Se mi aspetto una decisione per domani? Non ho nessun segnale", ha aggiunto il tecnico del Milan. Fino a quando lo resterà, è difficile dirlo, ma l’impressione è che si tratti solo di ore: a Milano è atteso in giornata Sergio Conceiçao, ex allenatore del Porto, che era già stato cercato durante l’estate dal club e che avrebbe già un’intesa per sei mesi con la società di Cardinale, al quale i tifosi non hanno risparmiato le contestazioni. Il club non ha rilasciato comunicazioni ufficiali, non ha parlato con Fonseca prima della conferenza stampa e solo dopo aver incontrato i giornalisti l’allenatore ha avuto modo di parlare con i suoi dirigenti. Lunedì il Milan non si allena, poi il 31 dicembre è prevista la partenza per l’Arabia dove i rossoneri affronteranno la semifinale della Supercoppa Italiana contro la Juventus, il 3 gennaio alle ore 20.
Chi ci sarà in panchina in quella occasione? La logica suggerisce che in giornata venga dato l’annuncio dell’ingaggio di Conceiçao per il finale di stagione, anche perché la trattativa con l’ex del Porto era decollata già prima della sfida contro la Roma e l’impressione è che sarebbe stata portata avanti anche in caso di vittoria.
Ma queste al momento sono solo voci. I fatti dicono che Fonseca era molto nervoso ed è stato espulso per proteste prima dell’intervallo, dopo essersi arrabbiato per un presunto rigore che l’arbitro Fabbri non ha concesso. Sono fatti anche i punti che mancano in classifica, che rendono il traguardo minimo per un club come il Milan (la qualificazione alla prossima Champions League) ancora alla portata, ma a patto di cambiare subito marcia. Anche per questo è plausibile che la svolta arrivi prima della Supercoppa, anche se ovviamente il nuovo allenatore non potrebbe cambiare in modo radicale il gioco dei rossoneri in quello che è il primo vero appuntamento per un trofeo stagionale.
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